Notte di sangue per un Mak P a Pompei , vittima dell’aggressione ragazzo di Agerola figlio di poliziotto di Sorrento

Notte di sangue per un Mak P a Pompei , vittima dell’aggressione ragazzo di Agerola figlio di poliziotto di Sorrento . Abbiamo parlato di una aggressione a un ragazzo della Svizzera della Campania a Castellammare di Stabia, ma emergono altri particolari sul Mattino di Napoli a firma di Susy Malafronte per questa notte di sangue a una festa di studenti. Il party è stato a Pompei, non a Castellammare di Stabia, dove il ragazzo è stato portato in ospedale inizialmente  accoltellato all’arteria femorale e al polmone e ora  versa in gravi condizioni all’ospedale del Mare. Per fortuna non è in pericolo di vita. L’aggressore, un minore di 16 anni, anche lui di Agerola, si è costituito dopo dodici ore. In attesa della convalida del fermo da parte del giudice del tribunale per i minori di Napoli, che si esprimerà nella tarda mattinata di domani, il ragazzino è stato trasferito nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. L’accusa è di tentato omicidio.
LA FUGA
Vecchi screzi tra i due sarebbero alla base del movente. Il magistrato della procura minorile ha interrogato per ore il 16enne, alla presenza del suo legale, nel commissariato di polizia di Pompei. Il ragazzo ha ammesso le proprie colpe e si è detto pentito. C’è da chiarire dove l’aggressore abbia reperito il coltello, visto che ha dichiarato di non averlo quando è andato alla festa. A fare il suo nome alla polizia è stata la stessa vittima, figlio di un agente della polizia stradale di Sorrento. Gli investigatori in poche ore hanno stretto il cerchio intorno all’aggressore, fuggito dopo l’accoltellamento. La famiglia, che si è subito rivolta a un avvocato, ha poi deciso di fare la cosa giusta e per non aggravare ulteriormente la posizione del minore lo ha accompagnato al commissariato prima che fossero gli agenti ad arrestarlo.
LA FESTA
L’aggressione è avvenuta in una discoteca all’aperto di via Parrelle Civita Giuliana, dove si erano radunati più di duemila giovani tra i 14 e i 18 anni. Una festa non autorizzata, e arricchita dalle canzoni di un neomelodico, organizzata dagli studenti di diversi istituti superiori di Castellammare di Stabia che avevano preso in affitto l’intero locale per un doppio evento: il Mak P e il benvenuto alle matricole.
Tra auto parcheggiate sui marciapiedi di via Nolana e nella piazzata di Civita Giuliana, fiumi di giovani che camminavano al centro della strada per raggiungere il luogo del party e gli autobus che trasportavano gli studenti, il traffico è andato in tilt. La situazione è sfuggita di mano agli organizzatori ed è stato necessario un primo intervento degli agenti municipali che, non riuscendo a gestire quella massa di ragazzi, molti dei quali ubriachi nonostante fossero minorenni, hanno chiesto il supporto della polizia per i controlli amministrativi del locale che aveva ampiamente violato le normative anti-Covid.
L’AGGRESSIONE
Ed è prima dell’arrivo della polizia che il 18enne di Agerola è stato accoltellato. Tra i due ragazzi sono emersi vecchi screzi e il 16enne a un certo punto ha tirato fuori il coltello colpendo il rivale provocandogli serie ferite, trafiggendogli anche un polmone. Tra urla di dolore e sangue che schizzava, i duemila studenti sono scappati via presi dal panico. Sul posto sono giunti polizia e carabinieri anche da Castellammare e Torre Annunziata. Il ragazzo ferito è stato trasportato in ambulanza, in codice rosso, al Pronto soccorso dell’ospedale di Castellammare. Dopo averlo stabilizzato, i medici hanno deciso il trasferimento all’ospedale del Mare perché il caso richiedeva un intervento urgente al polmone trafitto dal fendente. Il 18enne è stato sottoposto a una lunga operazione chirurgica. L’intervento è riuscito e i medici, pur confermando che il giovane non è in pericolo di vita, per ora non sciolgono la prognosi.
CHIUSA LA DISCOTECA
I testimoni hanno raccontato di aver visto sangue schizzare ovunque. Soprattutto le ragazze sono rimaste sotto choc. Il locale è stato posto sotto sequestro giudiziario e sono in corso i rilievi da parte della scientifica. Successivamente scatterà la chiusura per le violazioni delle misure anti-Covid. Molti dei giovani presenti hanno raccontato, inoltre, che nel corso della festa, dove l’alcol scorreva a fiumi, sono scomparse delle collanine d’oro dal collo delle ragazze. Anche su questo stanno indagando gli agenti del commissariato Pompei.

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