I falsi Green Pass intestati ad Adolf Hitler sono stati annullati

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I falsi Green Pass intestati ad Adolf Hitler sono stati annullati. I green pass contraffatti intestati ad Adolf Hitler, diffusi ieri sui forum informatici e su Telegram sono via via in corso di invalidazione. In sintesi: non vengono più accettati dall’applicazione Verifica C19, quella ufficiale del ministero della Salute, aggiornata stamattina alle ore 12.02 per mettere una toppa a questa imbarazzante situazione. Fanpage.it ieri sera aveva dato la notizia della diffusione dei pass e aveva mostrato come funzionava.

Cosa è accaduto? Nella tarda serata del 26 ottobre forum specializzati (Raid Forums), account Twitter di leak informatici (Reversebrain)  e alcuni canali Telegram, diffondevano due Qr code di green pass, perfettamente validi, intestati provocatoriamente ad Adolf Hitler. L’improbabile, seppur possibile, ipotesi di incredibile omonimia era fugata dalla data di nascita dell’utente del documento: 1 gennaio 1900: avrebbe avuto 121 anni. Un utente polacco presente sul forum russo sostiene di poter generare  qualsiasi tipo di pass, previo pagamento.

Dunque si trattava di un passaporto vaccinale contraffatto e valido in tutta Europa, un qualcosa che faceva nascere seri dubbi sulla sicurezza del sistema informatico che genera questi codici, adottati per l’accesso ai luoghi di lavoro, agli uffici pubblici, nelle scuole, nelle università, negli ospedali e motivo di forte scontro sociale in Italia e non solo.

Nella prima mattinata di oggi, diffusa la notizia, Sogei, la società strumentale del ministero dell’Economia che fornisce per l’Italia i codici per generare i certificati, ha fatto sapere due cose: la prima è che ha provveduto ad annullare i codici intestati a Hitler (vero: abbiamo visto che ora non funzionano più). La seconda notizia è che le chiavi che trafugate per generare i codici fasulli non sarebbero state sottratte nel nostro Paese.

Fonte Fanpage

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