Crociere: la rinascita con seimila turisti dopo la pandemia

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Crociere: la rinascita con seimila turisti dopo la pandemia. Ne parla Diletta Turco in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Sono poche unità meno di seimila i turisti che, a bordo delle navi da crociera, hanno finalmente fatto rialzare i dati del traffico crocieristico a Salerno dopo i lunghi e difficili mesi di pandemia. Ad attestare la ripresa della blue economy turistica è il periodico bollettino dell’autorità di Sistema del mar Tirreno centrale, aggiornato allo scorso mese di agosto. In due mesi dal ritorno su mare dei colossi crocieristici, a Salerno sono approdati 5.693 turisti provenienti da ogni angolo del mondo. Il boom, ovviamente, c’è stato proprio ad agosto, mese in cui su terra salernitana sono arrivate più navi da crociera. Il battesimo è il caso di dirlo c’è stato a luglio, con l’arrivo della prima nave da crociera, che aveva a bordo 1.140 passeggeri. A distanza di un mese, e cioè a fine agosto, i passeggeri sono aumentati di oltre 4.500 unità. Dopo 16 mesi in cui la casella relativa al traffico crocieristico si era sempre chiusa con uno zero tondo e inequivocabile, dunque, l’estate 2021 ha in parte donato all’economia turistica salernitana una boccata d’ossigeno piccola, ma attesa.

I NUMERI E ne sono dimostrazione anche i numeri relativi all’altra anima del turismo blu, ossia la navigazione a piccolo e medio raggio. I traghetti e le piccole navi per gli spostamenti sotto le 20 miglia, quelli che uniscono il capoluogo di provincia alle località delle due costiere e delle isole del golfo di Napoli. In questo particolare segmento, i primi mesi del 2021 si sono chiusi con 308mila passeggeri, e un aumento rispetto al 2020 del 2%. Una situazione, insomma, pressoché simile, anche perché la scorsa estate, dopo il prolungato lockdown, proprio il trasporto marittimo ripartì nella sua accezione di mezzo di trasporto non di turisti, ma anche di pendolari o comunque di vacanzieri territoriali. D’altronde, che il trend fosse in crescita, lo dimostrano anche i dati dei primi sei mesi dell’anno: a fine giugno 2021 i passeggeri trasportati nelle acque del golfo erano 74.500, in netta crescita rispetto ai 53mila dello stesso periodo dell’anno precedente. «Per il traffico passeggeri – si legge nella nota di commento ai dati dell’autorità di Sistema del mar Tirreno centrale – siamo ancora lontani dai valori pre-pandemici (-44%) ma c’è comunque stato un recupero del 21,2% rispetto al 2020 (3.187.480 contro 2.631.013 del 2020). Il traffico crocieristico rimane il settore maggiormente in difficoltà, è però finalmente ripartito da agosto 2020 nel porto di Napoli e da luglio 2021 anche nel porto di Salerno. Nei primi 8 mesi del 2021 i crocieristi sono ancora un decimo di quelli movimentati pre-pandemia ma sono in aumento rispetto all’anno precedente, 106.175 contro 3.136 nello 2020».

IL TREND Se, quindi, per il turismo si deve parlare di ripresa lenta ma continua, per il settore del commercio, il 2021 non è stato altro che una conferma dei dati registrati nel 2020. A Salerno, in buona sostanza, l’effetto pandemia non ha mai mostrato i suoi effetti nefasti per quello che riguarda il trasporto portuale, e quindi le attività di ingresso e di uscita delle merci dal porto commerciale. I dati del 2021 confermano, ancora una volta, la buona tenuta del sistema porto Salerno: i primi otto mesi dell’anno sono stati caratterizzati da un ulteriore aumento dei traffici, in termini di container in arrivo e in uscita, con un incremento dell’11% rispetto alle medie dello scorso anno. Positivo anche l’andamento del traffico dei rotabili, ossia i tir che, carichi di merci, viaggiano direttamente a bordo delle navi lungo le rotte internazionali. Anche in questo caso, il trend registrato fino ad agosto è in aumento rispetto a quello dello scorso anno, con un incremento del 7,6%. «Per quanto riguarda il traffico Ro-Ro continua la nota di commento dell’autorità di Sistema – Salerno ha movimentato il 10% in più dei veicoli rispetto allo stesso periodo del 2020 mentre Napoli è al 18,5% in più».

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