Cava de’ Tirreni, Servalli licenzia lo staff: «Scelta dolorosa, ma la situazione è molto critica»

Cava de’ Tirreni, Servalli licenzia lo staff: «Scelta dolorosa, ma la situazione è molto critica». Ce ne parla Giuseppe Ferrara in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno. 

Tagli allo staff del primo cittadino: il sindaco Vincenzo Servalli non indugia e attua fin da subito il piano di rientro varato in Consiglio comunale per riequilibrare le casse di Palazzo di Città. A meno di 24 ore dalla seduta fiume dell’assise cittadina – nel corso della quale si è votata l’approvazione dei provvedimenti economico- finanziari che il Comune dovrà adottare per recuperare un disavanzo di circa 40 milioni di euro – i primi provvedimenti sono stati già attuati. Era stato lo stesso sindaco Servalli a confermare, già in assise, una voce di corridoio che circolava a Palazzo di Città ormai da qualche settimana: viste le gravi sofferenze di cassa, i primi a pagarne le spese sarebbero stati i membri dello staff. E così, già a partire da ieri, il primo cittadino ha dovuto fare a meno del capo staff Giuseppe Aliotti , del portavoce Salvatore Ferrara , dell’addetto stampa Annalaura Ferrara , e dell’addetto alla comunicazione Manuela Pannullo .

«La situazione è critica e i provvedimenti dolorosi che abbiamo dovuto prendere sono stati presi – ha spiegato il sindaco – Questo ha determinato, con mio grande rammarico, che per un periodo il mio staff non sarà operativo e dovrò rinunciare al prezioso contributo di collaboratori che per 1000 euro al mese lavoravano anche 14 ore al giorno ». È stato lo stesso Servalli a chiarire che, in circostanze economicamente e finanziariamente complesse, a cadere per primo sia proprio lo staff di collaboratori del primo cittadino. «Questo è un fatto molto doloroso per me, soprattutto sul piano personale perché considero i miei collaboratori come dei fratelli, ma siamo costretti ad assumere una decisione del genere. È una rinuncia obbligatoria e non volontaria: queste sono le regole e il primo a rispettarle devo essere io. Tra l’altro sono stati proprio i membri del mio staff, in primis, a rendersi conto che quei parametri che determinavano, tra le altre cose, l’aumento delle tariffe delle palestre, comportavano inevitabilmente anche il licenziamento dello staff». Anche in questa occasione, già prima che venisse confermato lo smantellamento dell’ufficio comunicazione, non erano mancate le polemiche sui presunti sprechi. «Una cosa vergognosa – ha commentato Servalli – Non bastava prendersela con me o, indegnamente, con l’assessore al Bilancio ma addirittura anche il mio staff ha dovuto subire una campagna denigratoria indefinibile. C’era gente senza alcun ritegno che pubblicava sui social gli elenchi delle loro retribuzioni per denunciare gli sprechi, quando in realtà i membri dello stesso staff percepivano stipendi congrui al lavoro che svolgevano, se non addirittura meno».

Nel frattempo continuano le contestazioni dell’opposizione. «L’amministrazione ha cercato di scaricare su altri le responsabilitàper il progressivo deterioramento dei conti comunali, pur essendo costretta ad ammettere che solo nell’ultimo anno il disavanzo è aumentato di 12 milioni di euro – hanno commentato i consiglieri del gruppo Siamo Cavesi – Manca ogni riferimento ad una doverosa razionalizzazione delle spese del Comune. Inoltre il sindaco, per nascondere le evidenti difficoltà dell’amministrazione e per evitare di scendere nei dettagli, ha preferito tenere un comizio per criticare le proteste che si sono scatenate sui social, senza mai arrivare veramente al cuore dei problemi».

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