Cava de’ Tirreni: immobili all’asta, un piano da 10 milioni

Cava de’ Tirreni: immobili all’asta, un piano da 10 milioni. Ne parla Giuseppe Ferrara in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno.

Prosegue a spron battuto l’attività dell’amministrazione comunale per liberarsi di immobili che rientrano nel patrimonio dell’Ente e cercare, così, di fare cassa il più possibile e riequilibrare i conti di Palazzo di Città. Sono, infatti, ad oggi 21 le procedure pubblicate e attualmente in corso di svolgimento che rientrano nel più ampio piano triennale delle alienazioni dei beni che fanno parte del patrimonio immobiliare del Comune. L’obiettivo è recuperare – da queste procedure e da altre ancora in corso di ultimazione – almeno quattro milioni e mezzo di euro (al netto dei due milioni e 100 mila euro già recuperati dalle vendite finalizzate nei mesi scorsi) – a cui andranno poi ad aggiungersi i cinque milioni e 300 mila euro che deriveranno anche dalla vendita dei capannoni dell’ex Cofima di via XXV Luglio, la cui procedura d’asta è stata annunciata due settimane fa.

Dalle ultime determinazioni degli uffici patrimoniali del Comune emerge, quindi, che le 21 procedure di asta pubblica attualmente in corso riguardano, in particolare, immobili di via Luigi Ferrara alla frazione Pregiato e via Vecchione alla frazione San Cesareo per un totale di circa 1 milione di euro di entrate previste sulla scorta delle somme a base d’asta fissate per ciascuna unità immobiliare. Ma l’obiettivo da raggiungere è ben più ampio: stando a quanto fatto sapere dal dirigente del settore competente, Antonino Attanasio , sono 70 in tutto gli immobili che dovranno essere venduti nell’ambito del piano di alienazioni approvato dal Consiglio comunale. Di questi, 28 sono stati già venduti e hanno permesso al Comune di incassare 2 milioni e 150 mila euro. In lista d’attesa ci sono, invece, alcune aggiudiche in corso di ultimazione per un totale di ulteriori 3 milioni e 573mila euro ai quali andranno poi aggiunti i proventi delle ultime gare d’appalto avviate relativamente agli immobili di Pregiato e San Cesareo (circa 1 milione) così da rispettare le previsioni dei tecnici di Palazzo di Città. Ma la fetta di incasso più ampia prevista è rappresentata sicuramente dai capannoni abbandonati dell’ex Cofima.

Due settimane fa era stato proprio il sindaco Vincenzo Servalli , in compagnia del dirigente Antonino Attanasio, a rendere noti i dettagli della procedura di vendita in merito all’immobile che ha segnato drasticamente la politica cittadina degli ultimi dieci anni e che, una volta ceduto, permetterà di recuperare almeno altri 5 milioni e 300 mila euro. L’ex Cofima, infatti, venne acquistata all’asta fallimentare nel 2010 dall’allora sindaco Marco Galdi con l’accensione di un mutuo che ancora oggi costa alle casse di Palazzo di Città circa 360 mila euro all’anno. Erano poi scattate una serie di procedure giudiziarie relative a una presunta lottizzazione abusiva e risoltesi solo lo scorso agosto, che hanno permesso così al sindaco Servalli e al Consiglio Comunale di poter procedere finalmente alla messa in vendita dell’immobile i cui capannoni, nel frattempo, erano diventati un deposito di materiali comunali.

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