Castellammare, santuario Madonna della Libera: “Tante difficoltà, ma non si chiude”

Nei giorni scorsi si era avallata l’ipotesi che il santuario Madonna della Libera potesse essere messo in vendita. Rompe gli indugi il responsabile provinciale dei Cappuccini, frate Gianluca Savarese, che dà una speranza al santuario seppur non nascondendo le enormi difficoltà con cui va avanti. A gravare ancor di più sulle difficoltà, l’assenza di quattro preti scomparsi nel bel mezzo della pandemia perché colpiti improvvisamente dal covid-19.

Il santuario della Madonna della Libera è un luogo di preghiera amato da tanti anche per le cerimonie religiose più importanti, che negli anni ha visto ridursi considerevolmente il numero di francescani che lo gestivano e guidavano. Il santuario – come scrive Wikipedia – è situato sul monte San Cataldo ed attualmente è presieduto dai frati cappuccini. La chiesa di modeste dimensioni, assume l’architettura tipica di una basilica: infatti presenta la navata centrale e due piccole navata laterali dove vi sono piccole cappelline dedicate a vari santi. Non vi elemento né architettonico né artistico di rilievo, eccetto l’altare maggiore che ospita un’immagine affrescata sulla roccia dedicata alla Madonna, risalente al XII secolo.

Sono felice di riscontrare che il mio appello è stato accolto – ha commentato il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino -, per tenere in vita questa realtà così importante per Castellammare di Stabia. Rinnovo il mio impegno a cooperare e fare rete per trovare una soluzione definitiva alle problematiche che riguardano il Santuario, uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti dell’intera fascia costiera.

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