Addio al Maestro Gianni Del Sorbo

Angri (SA) Il Maestro Gianni Del Sorbo è scomparso, aveva 48 anni, un musicista e una persona stimatissima da amici e colleghi. La redazione di Positanonews porge le sue più sentite condoglianze alla famiglia. Gianni Del Sorbo è stato uno stimato insegnante della Scuola Media “Galvani – Opromolla” ad indirizzo musicale, chi lo ha conosciuto lo descrive come “affidabile, cordiale e sorridente”.  Commoventi le parole del Primo Cittadino di Angri, l’Ingegnere Cosimo Ferraioli: “Riposa in pace Maestro, l’intera città di Angri ti saluta e ti ricorda come un uomo perbene, accanto al prossimo e ben voluto. Un uomo che nella vita ha sempre fatto dell’amore e della musica le sue armi migliori. Buon viaggio Gianni, che la terra ti sia lieve”. Il Maestro Gianni Del Sorbo lo ricordano in queste ore in tantissimi, appassionati di musica, studenti, colleghi insegnanti, artisti, musicisti, le associazioni musicali alle quali era iscritto, come l’Associazione Centro Studi Mousiké che sulla propria pagina facebook scrive: “Ogni giorno ci mancherà vederlo entrare dalla porta, rigorosamente vestito di nero e col suo perenne sorriso stampato in volto, pronto a portare allegria con le sue battute, anche nei momenti più bui. Ogni giorno ci mancherà vederlo suonare nelle nostre aule, immerso nel suo habitat naturale: i suoi allievi. Ogni giorno ci mancherà averlo accanto nelle nostre vite. Ogni giorno ci mancherai, caro Gianni. Mousikè non sarà mai più la stessa senza di te, noi non saremo più gli stessi”. Anche i responsabili della rassegna positanese “Vicoli in Arte” con un post hanno espresso il proprio profondo cordoglio per la perdita di un collega caro a tutti, che ha sempre saputo dare il suo prezioso contributo di chitarrista negli eventi musicali promossi a Positano con performance inappuntabili. È un ottobre 2021 veramente molto triste quello che sta vivendo Positano: Il mistero della vita/penetra nel mistero della morte, /il giorno chiassoso/tace dinanzi al silenzio delle stelle”, è Tagore a firmare questi versi, che ben si addicono a questo periodo di profonda mestizia. A poco servono le parole in questi frangenti a molto, invece, la convinzione che le loro vite se pur brevi hanno lasciato a noi, che continueremo il nostro percorso su questa terra, un’eredità unica e straordinaria, che abbiamo il dovere morale di curare fino alla fine dei nostri di giorni.

di Luigi De Rosa

Info Centro Studi Musiké : http://www.centrostudimousike.com

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