Tari più cara a Maiori perchè si è stati di più a casa, Capone fa discutere

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Maiori, Costiera amalfitana . Siete rimasti chiusi in casa, anche contro la vostra volontà, a causa della pandemia. E, nolenti o volenti, avete prodotto più spazzatura. Per questo motivo dovete pagare di più per la Tari. Sembra uno scherzo, un pesce d’aprile fuori stagione, E invece è la nuda e cruda realtà di fronte alla quale si sono ritrovati gli abitanti di Maiori, torna sull’argomento Gaetano De Stefano prima firma de La Città di Salerno e maiorese doc . Già, perché lunedì mattina i residenti si sono visti recapitare via posta i bollettini di pagamento e hanno avuto la sgradita sorpresa di trovare un cospicuo aumento rispetto allo scorso anno. E il motivo addotto per giustificare il rincaro è proprio la permanenza forzata nelle abitazioni, per via del lockdown nazionale, imposto per ragioni sanitarie. Il discorso, per certi versi cervellotico, dell’Amministrazione comunale, diretta dal sindaco Antonio Capone , è proprio questo: non potendo uscire sono aumentate le ore di permanenza presso la propria residenza e, di conseguenza, è stata prodotta più spazzatura. Un po’ alla stregua del “fiorino” richiesto a Massimo Troisi e Roberto Benigni nel film “Non ci resta che piangere”, quando ai due viaggiatori che si trovavano ad attraversare il confine della signoria fiorentina, un integerrimo guardiano continuava a domandare: «Chi siete? Da dove venite? Cosa portate? Dove andate? Un fiorino! » ad ogni minimo movimento alla dogana. Alla stessa stregua il Comune di Maiori chiede ben 50 centesimi in più al giorno per ogni componente della famiglia, in uscire di casa causa forza maggiore, s’aggiunge anche la beffa di dover pagare di più. Se la motivazione addotta dovesse valere per tutti, però, alla stessa stregua chi ha una seconda casa dovrebbe pagare in meno, perché per via della pandemia avrebbe usufruito per meno giorni dell’altra abitazione. Insomma per giustificare gli aumenti, dovuti molto probabilmente a costi inattesi del servizio, che è effettuato da una società in house , sembra quasi che ci si voglia arrampicare sugli specchi, facendo ricadere la colpa sulla popolazione e non sull’inefficienza della macchina amministrativa. Fatto sta che a pagare le conseguenze nefaste e scellerate, come sempre, saranno sempre e soltanto i cittadini, che dovranno mettere mano alla tasca e versare quanto dovuto. Tanto più che i bollettini sono giunti pure in notevole ritardo, ad un solo giorno dalla prima scadenza. La batosta è giunta inattesa, nonostante fosse stata approvata, come riporta la nota dell’Area finanziaria del Comune, in Consiglio comunale il 30 luglio scorso. Un cortocircuito comunicativo di cui è responsabile non solo la maggioranza consiliare, che con i suoi voti ha approvato il piano finanziario, ma pure la minoranza. L’unico a lanciare l’allarme, difatti, è stato il gruppo extra consiliare “Cambiamo rotta” che aveva avvertito, già da tempo, dei rincari in arrivo. Addossa tutte le colpe alla maggioranza il gruppo d’opposizione “Idea Comune”, rappresentato in Consiglio da Salvatore Della Pace e Marco riguarda le tasse comunali. Facemmo le nostre osservazioni critiche, demmo suggerimenti e chiarimmo quali erano le priorità del paese. E poi votammo contro, proprio perché non fummo ascoltati su nulla». L’amministrazione comunale ha operato di testa sua. Quello che è grave, anzi gravissimo, è che si mente spudoratamente in pieno Consiglio comunale e poi, puntualmente, si smentiscono da soli».

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