Sorrento, a Villa Fiorentino inaugurata la mostra d’arte “Gocce d’acqua” segui la diretta

Sorrento. Oggi a Villa Fiorentino si è inaugurata la mostra d’arte “Gocce d’acqua” che racconta il tema dell’acqua attraverso opere singolari realizzate, con tecniche diverse, da artisti e studenti. “Gocce d’Acqua” nasce da un’idea dell’Associazione culturale “Terre di Campania”, nella persona di Giuseppe Ottaviano, ed è stata realizzata da 55 artisti e oltre 100 allievi di sette istituti d’arte del territorio campano, tra cui il liceo artistico statale “F. Grandi” di Sorrento. L’installazione artistica si compone di 207 opere realizzate su sagome tridimensionali di gocce che danno vita ad un suggestivo mare, ad una collettiva in cui l’arte diventa la visualizzazione di un’esperienza che racconta il valore dell’acqua come elemento e bene unico.

Il rapporto viscerale che lega Sorrento all’acqua ha fatto sì che per la città e la sua Amministrazione, in particolare nelle persone del Sindaco, Dott. Massimo Coppola, e della Consigliera Comunale, Desiree Ioviero, fosse naturale accogliere questa mostra la quale si realizza in collaborazione con la Gori, azienda che gestisce il servizio idrico integrato in 74 comuni campani. “Gocce d’Acqua” gode anche del patrocinio morale dell’Agenzia regionale Campania Turismo, Comune di Sorrento e Fondazione “Sorrento”. L’iniziativa è inoltre sostenuta da GreenEnergy Holding, Confetti Maxtris e Campus Principe di Napoli.

“Gocce d’Acqua” si colloca all’interno di un progetto più ampio, “Campania Bellezza del Creato”, volto alla valorizzazione e diffusione della conoscenza e del patrimonio culturale, naturalistico e antropologico della Campania. Tale progetto include “Terra d’Acque”, un volume fotografico che intende mettere in luce il patrimonio idrico campano, mai adeguatamente valorizzato, anzi molto spesso poco saggiamente sprecato, sporcato, non tutelato. “Gocce d’Acqua” e “Terra d’Acque” sono progetti finalizzati all’educazione alla tutela, alla capacità di custodire ciò che di più prezioso si ha. Ma tutto ciò deve passare attraverso l’informazione, la divulgazione, la condivisione: per custodire, occorre conoscere.

(si ringraziano Lucio Esposito e Sara Ciocio per il video)

Commenti

Translate »