Salerno: donna incinta e no vax positiva al Covid, ricoverata in ospedale

Salerno: donna incinta e no vax positiva al Covid, ricoverata in ospedale. A fornirci tutti i dettagli è Francesco Faenza in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

È ricoverata all’ospedale Nuov Policlinico di Napoli, da ieri mattina. Ha il Covid-19, l’ebolitana di 37 anni. È incinta al quinto mese, aspetta un bambino. Non ha fatto il vaccino e ha contratto il coronavirus. I sintomi del contagio sono comparsi nel fine settimana scorso. La febbre, prima. Poi la dispnea. Inevitabile, il tampone, che ha confermato la positività al Covid. Simona è rimasta a casa. Con il cuore in gola. Per la gravidanza. Con un brivido lungo la schiena, per non aver fatto il vaccino. Moderna, Pfizer, Astrazeneca. Per lei non facevano alcuna differenza. Nemmeno per la sua famiglia. «Sono tutti no vax» raccontano nel quartiere ebolitano alla periferia della città. Simona aveva paura. Di danneggiare il feto. Di avere ripercussioni con il vaccino che hanno fatto milioni di italiani.

Ha preferito chiudersi in casa. Evitare i contatti. Stare attenta, indossando la mascherina, pulendo le mani, seguendo le regole basi contro il contagio. Sperando di portare a termine la gravidanza. Senza il fantasma del Covid. Poi è arrivata la febbre. Tra venerdì e sabato scorsi. La respirazione difficile. Affannosa e sintomatica. Quella pesantezza in petto, non è andata più via. E il tampone è diventato inevitabile. Con l’esito raggelante: positiva al Covid-19. La scelta no-vax ora le pesa sulla coscienza. Non solo per il bimbo in grembo. Ma perchè ieri mattina è stata trasferita in ospedale. Quello di Eboli ha chiuso i battenti, per ora non è più Covid. Quello di Agropoli, pare non avesse posti disponibili. E così Simona è partita per Scafati. Con i parenti, dietro l’ambulanza. I medici accanto a lei, di nuovo in tuta, guanti e caschi anti contagio. All’ospedale di Scafati hanno letto la cartella clinica e hanno scosso la testa: «No, no, le donne gravide col Covid, qui no. Andate a Napoli, fermatevi al Nuovo Policlinico ». C’è un reparto per le donne incinte che hanno contratto il Covid. Con o senza vaccino, a Napoli non fanno discriminazioni. Le curano nello stesso reparto. Monitorando giorno e notte, la madre e il feto in grembo.

«La situazione non è critica, ma la paziente è seguita nel reparto migliore. La scelta di trasferirla a Napoli è solo prudenziale » racconta una parente della ragazza. C’è tensione, sul volto dei parenti. Ma nessun cedimento, contro la scelta no vax. L’intera famiglia ci ha rinunciato. Sicura di affrontare il Covid, senza l’ausilio della medicina.Ogni giorno, verrà redatto un bolletino. I contatti con la famiglia, ora, sono affidati a una video chiamata. In reparto non si può entrare. In ospedale ci sono i divieti in vigore dal marzo 2020. Appellandosi alla bontà degli infermieri e dei medici, Simona riesce a parlare con i familiari. La videotelefonata dura pochi secondi. Bisogna evitare affaticamenti, altri affanni. Per lei. E per il bambino che cresce in grembo.

Il 20 agosto scorso, una ragazza incinta di 26 anni, di Ascea, venne trasportata d’urgenza dall’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania al nuovo Policlinico di Napoli. La donna non era vaccinata ed è risultata positiva al Covid-19. La paziente era al sesto mese di gravidanza, al momento del ricovero. Il suo quadro clinico è preoccupante in quanto le è stata diagnosticata una polmonite bilaterale. Il trasferimento a Napoli è stato dettato dalla presenza della terapia intensiva neonatale La donna di Ascea è giunta intubata e in condizioni gravi e i medici l’hanno subito operata per far nascere il bambino, molto prematuro, di 24 settimane.

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