Ricordando Freddie Mercury con Vincenzo Conte dei “Queen Of Bulsara”

Prende il via oggi la settimana di celebrazione mondiale dedicata a Freddie Mercury, indimenticabile cantante dei “Queen”, rock band britannica che ha segnato un’epoca. Freddie Mercury, artista inglese di origini persiane nacque a Zanzibar il 5 settembre del 1946, oggi sarebbe un 75enne ancora sulla cresta dell’onda e probabilmente avrebbe regalato a tutti noi tante altre splendide canzoni se l’AIDS non lo avesse strappato a questa vita il 24 novembre del 1991. Di Farrokh Bulsara, in arte Freddie Mercury, ho avuto il piacere di parlare con Vincenzo Conte frontman della cover band “Queen Of Bulsara”, tra le band italiane più accreditate e ufficialmente riconosciuta all’attivo dal 2006, al termine del concerto che Vincenzo ha tenuto a Massa Lubrense il 29 agosto scorso. Vincenzo Conte è un quarantenne napoletano che nasce come pianista (Conservatorio di San Pietro a Majella) ma ben presto scopre di avere un altro strumento sul quale fare affidamento per sviluppare il suo estro artistico, la voce, che gli consente di cimentarsi in performance canore che vanno dal pop al rock fino alla lirica come baritenore, ed è questo doppio registro vocale che lo accomuna al grande cantante inglese di cui ha studiare canzoni e stile interpretativo. Vincenzo Conte ha sempre respirato arte in famiglia, i suoi nonni coltivavano la passione per la musica, ad essi si aggiungeva spesso suo padre Alfredo, ma in famiglia c’era una stella a cui guardavano con ammirazione tutti i nipoti: Luisa Conte, una delle più grandi interpreti del teatro napoletano. De Filippo, Viviani, Pirandello, Nino Taranto etc., Luisa Conte dagli anni ’40 ai ’70 è stata, possiamo dire senza tema di smentita, il teatro napoletano. Vincenzo Conte, invece, non si è fatto sedurre dall’arte scenica, ma da 25 anni coltivare l’amore per il canto di cui ha perfezionato tecniche e conoscenza con grandi vocal coch del calibro di Luca Pitteri, collaboratore di “Amici di Maria De Filippi” su Canale 5 e con l’americana Cheryl Porter. La passione per Freddie Mercury però non gli ha fatto dimenticare le sue origini, la musica classica partenopea è nel suo DNA, la canta però privatamente coltivando comunque amicizie musicali come quella con Rosa Chiodo (vincitrice del Mia Marini, 2013) una delle migliori leve della musica classica napoletana in circolazione. Di Freddie Mercury, Vincenzo,  in questi anni, oltre a studiare le canzoni ha approfondito la biografia scoprendo la sensibilità di quest’uomo così come il malessere a cui lo condannava la  solitudine, che al contrario di quanto si possa pensare, è parte delle sofferenze che colpiscono ogni grande artista e talvolta ne segna la produzione artistica, lo spiega benissimo Fabrizio De André: “Io sono uno che sceglie la solitudine. E che come artista si fa carico di interpretare il disagio rendendolo qualcosa di utile e di bello. È il mio mestiere.” Di Freddie Mercury oggi 5 settembre 2021 ci rimane una straordinaria discografia, un’associazione “The Mercury Phoenix Trust” che cerca di combattere l’AIDS in tutto il mondo, e, per fortuna tanti cantanti di talento come Vincenzo Conte che ne mantengono ancora viva la memoria e ne trasmetteranno il ricordo alle giovani generazioni.
Di Luigi De Rosa

Generico settembre 2021

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