Presentato a Palazzo Reale di Napoli il cantiere aperto del restauro de Il battesimo di Cristo di Cesare Turco foto

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Ieri, nelle Salette Pompeiane del Palazzo Reale di Napoli, recentemente restaurate,
il Soprintendente ABAP per il Comune di Napoli Luigi La Rocca, Raffaele Sarnataro dirigente del Fondo Edifici di Culto alla Prefettura di Napoli e Luisa Russo di Acqua Campania SpA hanno presentato gli ultimi restauri e le novità realizzate con Artbonus. «Mi fa piacere far conoscere l’attività della Soprintendenza e dei suoi Funzionari, per far questo abbiamo pensato a diversi eventi – esordisce il Soprintendente La Rocca nella Sua presentazione – il primo è quello del cantiere aperto del restauro de “Il battesimo di Cristo” di Cesare Turco, importante dipinto cinquecentesco proveniente dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli, di proprietà del FEC, conservato da anni nei depositi della Soprintendenza che sarà aperto ai visitatori a partire dal 25 settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, dalle ore 20.00 alle ore 23.00». Il restauro è stato possibile grazie ad un intervento di mecenatismo privato di Acqua Campania, con la corresponsione di ventimila euro «la partecipazione dei privati alla nostra attività è fondamentale – continua il Dr La Rocca – prossimamente faremo un intervento sulle monete antiche, sempre grazie alla partecipazione dei privati grazie al decreto del Ministro Dario Franceschini». L’intervento di restauro della tavola, finalizzato ad una sua ricollocazione in futuro nel contesto di provenienza, sarà collocata agli inizi del prossimo anno in una sede appropriata, ed è stato possibile grazie al contributo finanziario di Acqua Campania attraverso Artbonus, il credito d’imposta che favorisce forme di mecenatismo a sostegno della cultura introdotto dal ministro Franceschini nel 2014. Il cofinanziamento pubblico-privato consente di effettuare investimenti e altri interventi per la tutela, la conservazione, il restauro, la fruizione, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale del Paese. L’Avv. Luisa Russo, dirigente del settore rapporto con enti di Acqua Campania Spa, ha riferito: «Abbiamo colto subito questa iniziativa e siamo stati felici di collaborare con la Soprintendenza convinti che la collaborazione pubblico-privato sia importante per questa città consentendo di mettere insieme le capacità e le risorse per consentire ai napoletani la fruizione di importanti opere». Così ha concluso la Russo «la scelta non poteva che cadere su di un’opera che aveva come tema l’acqua».
Il cantiere di restauro, affidato alla ditta Tecnikos, sarà aperto al pubblico fino a dicembre il martedì dalle 10.00 alle 12.00, il giovedì dalle 13.00 alle 15.30 e il venerdì dalle 10.30 alle 13.00. L’iniziativa rientra nel programma Incontro Intorno al Restauro, organizzato dalla Soprintendenza, che prevede una serie di eventi finalizzati alla diffusione della conoscenza ad un ampio pubblico dell’attività di recupero di beni archeologici, storico artistici e architettonici della città e alle tecniche conservative con cui tali interventi sono condotti. L’incontro si è tenuto nelle Salette Pompeiane in cui il restauro, seguito dalla Soprintendenza, ha portato alla scoperta di nuove e interessanti “decorazioni all’antica” realizzate a metà dell’Ottocento. In questi ambienti il re non abitava me era solito ricevere in forma privata, disponeva pertanto di una “stanza per scrivere, di una “galleria” piuttosto ampia nella quale si intratteneva con gli ospiti, una stanza di toeletta ed alcune anticamere, tutte decorate alla pompeiana secondo il gusto neoclassico e l’interesse per gli scavi archeologici che il re di Napoli aveva per Ercolano e Pompei, che a partire dalla seconda metà del settecento fa nascere una forma di decorazione degli interni che si ispira alle antiche case pompeiane.

Harry di Prisco

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