Positano, cantando sotto la pioggia le più belle canzoni hollywoodiane foto

Positano (SA) Ieri alla ripresa degli eventi musicali legati alla rassegna “Vicoli in Arte” promossa dal Comune di Positano per la direzione artistica di Giulia Talamo e quella teatrale di Ario Avecone, tra le colonne sonore hollywoodiane presentate dagli artisti del gruppo “Singing Hollywood” mancava proprio “Singin’ in the Rain”, canzone principe del celebre film con Gene Kelly, Donald O’Connor e Debbie Reynolds: sarebbe stata perfetta. Il tempo, infatti, minacciava pioggia e la pioggia non si è fatta attendere, eppure Myriam Somma, Nuccia Paolillo, Eleonora Segaluscio e Giovanni De Filippi non hanno fatto una piega e hanno continuato ad esibirsi; più preoccupati i musicisti, il Maestro Simone Martino e Valerio De Negri (clarinetto/sax) ma è bastato coprire la tastiera con un telo di fortuna, per continuare la performance. E mentre Myriam Somma cantava la celebre canzone colonna sonora del film Titanic, “My Heart Will Go On”, scritta e composta da James Horner e Will Jennings, più di uno spettatore è rimasto a sedere mentre gli altri riprendevano posto dopo un primo fuggi fuggi generale per ripararsi dalla pioggia. Dunque la serata non è naufragata come si poteva temere, il “Titanic” stavolta ha portato fortuna. “Singing Hollywood” si è confermato ancora una volta un format vincente per l’intrattenimento musicale dedicato ai turisti e ai visitatori di Positano: canzoni brillanti, famose e seducenti, introdotte sempre con un pizzico di humor dal cantante chiamato sul palco che non guasta mai. Il fatto poi che il pubblico sia rimasto nonostante la pioggia, la dice lunga sulla professionalità e la bravura dei sei artisti che si sono esibiti ieri sera in Piazza Flavio Gioia. Come ricordava sempre ieri sera Myriam Somma nei saluti finali, è un anno e mezzo che gli artisti dello spettacolo combattono su un doppio fronte, quello della pandemia e quello legato allo spettro delle chiusure dei teatri, delle arene e di tutti quei luoghi dove è possibile l’incontro tra l’artista e il suo pubblico, ritornare davanti a un pubblico vero fa invece sempre bene sia all’artista sia allo spettatore. Le esibizioni nei teatri virtuali, nelle stanze digitali dei social network possono compensare fino a un certo punto la mancanza dello show vero e proprio. L’esibizione dal vivo è un’altra cosa, è quasi un rituale magico spesso taumaturgico sia per noi spettatori che per l’artista e speriamo veramente di non venirne più privati.
di Luigi De Rosa

Generico settembre 2021

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