Piano di Sorrento, sul faccia a faccia con Iaccarino le precisazioni del candidato sindaco Salvatore Cappiello

Piano di Sorrento ( Napoli ) Riceviamo e pubblichiamo In merito al post pubblicato da Sorrento e Dintorni e riportato dalla testata Positano News, il candidato Sindaco Salvatore Cappiello precisa quanto segue:

«Mi lasciano perplesso le conclusioni tratte e la decontestualizzazione della dichiarazione trascritta in questo modo.

Il confronto noi lo stiamo avendo tutti i giorni con i cittadini, senza filtri, senza terze parti, senza schermi. Per come ha governato in questi cinque anni, in maniera spesso autoreferenziale e solitaria, non riteniamo Vincenzo Iaccarino un interlocutore. Finora non solo non ha cercato il confronto, ma ha addirittura soffocato ogni parola di dissenso. E i cittadini, purtroppo, lo sanno bene. Non può rimediare oggi a questo suo atteggiamento.Tutto ciò che abbiamo da dire, lo diciamo guardando negli occhi le persone. È questo il nostro modo di intendere la trasparenza, il dialogo e il confronto.

Siamo immersi in un momento storico in cui il distanziamento sociale, assolutamente necessario per la salute di tutti, ha rischiato di inaridire le relazioni. Stiamo dimostrando, con discrezione e in totale sicurezza, che a fare la differenza è il contatto diretto, l’ascolto senza riserve, la vicinanza reale con le persone. A loro, ad ognuno di loro, stiamo raccontando il nostro programma, con loro stiamo condividendo idee, discutendo problematiche da risolvere, progetti da avviare.

Il tempo è poco e vogliamo dedicarlo totalmente a questo, senza polemiche, tensioni o strumentalizzazioni.

L’idea di vincere – ma d’altra parte chi partecipa alle elezioni con la voglia di perdere? – non è dovuta alla presunzione, ma alla grande fiducia che ripongo in questa squadra, nel grande lavoro che stiamo facendo per raggiungere chi è avvilito dalla politica, chi sente la distanza abissale che c’è oggi tra istituzione e quotidianità. E, soprattutto, è dovuto alla grande fiducia che ho nelle persone che pensano e che sceglieranno il bene del paese.

Detto ciò, continuiamo con serenità ad incontrare ed ascoltare tutti, a parlare con tutti. Ai monologhi e ai dibattiti preconfezionati, continuiamo a preferire il dialogo vero e genuino con le persone».

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