Minori oggi saluta un suo eroe: l’Artigliere Luigi Colasanzio

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Minori oggi saluta un suo eroe: l’Artigliere Luigi Colasanzio.

Cari concittadini, Minori oggi saluta un suo eroe: l’Artigliere Luigi Colasanzio, caduto valorosamente durante la Seconda Guerra Mondiale nella Campagna d’Africa in Libia il giorno 28 maggio del 1941 nel corso di un combattimento.
Le sue spoglie, che rientrarono in Italia da Tripoli, vennero trasferite al Sacrario Militare Caduti d’Oltremare di Bari. E da oggi, dopo ottant’anni, troveranno sepoltura nel nostro cimitero. Il suo corpo riposerà finalmente sul suolo che gli aveva dato i natali il 25 giugno 1913.
Questo grazie all’interessamento della sua famiglia, della figlia Anna Maria, dei nipoti e di tanti altri che si sono prodigati, in primis il nostro concittadino Gaetano Ruocco, che presta il suo servizio per lo Stato proprio a Bari, anche nella sua funzione di presidente nazionale dell’Associazione Sottufficiali d’Italia.
Il ringraziamento dell’amministrazione comunale si estende anche al Ministero della Difesa, che ha concesso la traslazione, e alla direzione del Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari, nella persona del Tenente Colonnello Donato Marasco, e a tutte le autorità civili e militari che oggi presenziano a questo sacro rito e che dopo la messa renderanno i meritati onori militari al caduto.
Questa giornata segna per Minori un’altra giornata storica perché rinverdisce la memoria di un passato glorioso di tanti suoi figli che, in nome del servizio alla patria, hanno sacrificato la vita.

Quanti figli di questa terra che hanno donato la loro gioventù alla nostra libertà. Basta leggere quei nomi presenti sui monumenti presenti nella nostra piazza. Sono partiti dai nostri lidi per non farvi più ritorno.

Oggi finalmente un nostro eroe ritorna a casa, finalmente sulla sua tomba si poserà un fiore e si potrà dare a lui giusto onore.
Grazie ancora a voi che avete permesso questo rientro. La libertà e la democrazia conquistata nel sangue non siano più messi in discussione e sull’Italia, e sul mondo, non soffino più venti di guerra. Viva la pace, viva l’Italia.

Luigi Colasanzio

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