Il prof. Mario Talamo annuncia una riedizione della prima storia di Positano scritta dal canonico Errico Talamo

Positano. Abbiamo ascoltato il Prof. Mario Talamo, uno dei nipoti del canonico Errico Talamo, il quale ci rivela: «Ho pensato, dato che mancava un’edizione cartacea della prima storia di Positano, di fare una nuova edizione anche perché mi è stata chiesta da diversi positanesi ed è anche per la mia esigenza di un riconoscimento verso questo mio antenato che ha scritto questa prima storia di Positano a cui tanti scrittori che parlano della città verticale fanno sempre riferimento»

Il prof. Mario Talamo annuncia una riedizione della prima storia di Positano scritta dal canonico Errico Talamo

Errico Talamo nacque a Positano il 6 gennaio 1816 da genitori positanesi. Il padre Alessandro gestiva un avviato commercio di stoffe tra le nostre zone, la Sicilia e l’Inghilterra, come la maggior parte dei positanesi dell’epoca. Studiò a Patti (Messina) dove il padre si era trasferito per lavoro e completò infine i suoi studi nel Seminario di Palermo, ove fu ordinato sacerdote.
Ritornò a Positano da sacerdote e svolse quì la sua missione sacerdotale. Fu parroco con il titolo di Vicario Foraneo. Proposto per la nomina di Vescovo, non accettò per non abbandonare il suo paese, cui era particolarmente legato, e le sorelle nubili.
Dedicò gli ultimi anni della sua vita alla composizione della “Monografia della Città di Positano”. Scrisse altre opere che, purtroppo, sono andate perdute. Morì a Positano il 9 gennaio 1907.
Queste sono le poche e frammentarie notizie che è stato possibile mettere insieme sulla vita dell’Autore della presente opera.
Di certo Errico Talamo era uno studioso di teologia ed un grande umanista, come testimonia la biblioteca che ha lasciato. La maggior parte di detti libri sono stati donati alla Chiesa Madre di Positano ove sono custoditi. Fu sepolto nella Cappella del Cimitero di Positano, nella parte riservata ai sacerdoti e le sue spoglie ora riposano in un ossario comune.
Del canonico Talamo ci resta soltando la sua monografia di Positano: una testimonianza d’Amore più forte del Tempo e dell’Oblio.

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