Sorrento: SOS per le Tore, la pineta sequestrata e dimenticata

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Sorrento: SOS per le Tore, la pineta sequestrata e dimenticata. Ce ne parla Massimiliano D’Esposito in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino. 

Il più grande polmone verde del comprensorio tra Meta e Massa Lubrense è inaccessibile da oltre quattro anni mentre ci sono più di 1.200 nuovi alberi in attesa di essere messi a dimora. Nel 2017 la devastazione provocata dal fuoco e dal maltempo, poi l’ordinanza del sindaco e infine il sequestro: così turisti, residenti, escursionisti e amanti del trekking sono stati privati della possibilità di accedere alla pineta de Le Tore, l’area boschiva che si sviluppa sulle colline di Sorrento su una superficie di circa 20 ettari, la più vasta della Costiera se si esclude il Faito. Ora la pineta ha riaperto, ma solo per consentire interventi disposti dalla Regione allo scopo di prevenire il rischio di incendi: lavori di decespugliamento, rimozione delle sterpaglie ed innaffiamento, dopo l’allarme lanciato dagli ambientalisti secondo i quali la pineta, «in uno stato di totale abbandono», richiedeva al sindaco di Sorrento Coppola la necessità di «pianificare con urgenza un’attività di controllo». Da qui il dissequestro e la revoca dell’ordinanza che vieta di accedere al bosco: tutto temporaneo però, perché già nei prossimi giorni torneranno a scattare i sigilli.

IL FUOCO Nella lunga estate di fuoco di 4 anni fa, quando bruciarono per giorni e giorni il Vesuvio e i monti Lattari, un incendio distrusse anche gran parte della vegetazione de Le Tore, lasciando solo alberi rinsecchiti e cenere. Un anno dopo l’allora sindaco Giuseppe Cuomo, con un’ordinanza, impose la chiusura della pineta sulla base di un sopralluogo effettuato dagli agenti della polizia municipale, che avevano notato «alcuni alberi caduti al suolo e altri, come i primi, disseccatisi a seguito dell’incendio, potenzialmente instabili e con propensione allo schianto». Non cambia nulla fino al 2019, nel momento in cui la Città Metropolitana di Napoli stanzia 204mila euro per eseguire interventi di bonifica con espianto, taglio e diradamento boschivo degli alberi distrutti. Nel frattempo due sponsor sono pronti a sostituire le piante divorate dalle fiamme. Nell’autunno la Timberland organizza a Sorrento un convegno e si rende disponibile a piantare 700 alberi. Poi Terna, che è impegnata nella realizzazione della nuova rete elettrica della penisola sorrentina e di Capri, si dichiara pronta a partecipare al rimboschimento con ulteriori 565 piante in grado di coprire una superficie di circa 9mila metri quadrati. I lavori proseguono anche durante il lockdown e il cambio di amministrazione.

L’ALLARME Però nell’autunno dello scorso anno il nuovo sindaco, Massimo Coppola, che ha inserito il recupero della pineta de Le Tore tra le priorità del proprio programma, ordina lo stop ai lavori. Decisione conseguente ad un confronto con Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno, che presenta anche un esposto alla Procura. Secondo gli ambientalisti, infatti, insieme agli alberi bruciati e pericolanti si sta procedendo al taglio anche di piante sane. Pochi giorni dopo, il 9 novembre 2020, arriva il sequestro preventivo dell’area ad opera dei carabinieri forestali allo scopo di verificare eventuali irregolarità nel progetto di riqualificazione dell’area. La pineta diventa off-limits, praticamente abbandonata, come rilevano gli stessi ambientalisti che sollecitano e ottengono il dissequestro temporaneo. È un paradosso. Ma per una vera riapertura serve molto di più.

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