San Lorenzo, perché è la notte più romantica dell’anno? La tradizione delle stelle cadenti

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La notte di San Lorenzo è per antonomasia quella in cui ci si lascia trasportare dal romanticismo. Tutti con il naso all’insù per ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti e magari provare ad esprimere un desiderio.

La notte delle stelle cadenti prende il nome da una leggenda, precisamente quella del martirio di San Lorenzo che, arso vivo sulla graticola, ha ricordato la forma delle stelle cadenti, quasi fossero i tizzoni ardenti che hanno portato il santo alla morte. Tuttavia la tradizione di riunirsi per osservare tale fenomeno è in realtà molto antica, risalente all’epoca dei romani. Essi ritenevano che le stelle cadenti provenissero dal dio Priamo che, in questo modo, donava fertilità ai campi. Tale fenomeno è poi stato sostituito dalla credenza della Chiesa, secondo la quale si tratta in realtà delle lacrime di San Lorenzo, versate durante il suo martirio.

Tanti gli appuntamenti organizzati in tutta Italia dalle associazioni di astrofili e appassionati del cielo, la condizione migliore per ammirare le stelle di San Lorenzo è lontano da luci artificiali. L’inquinamento luminoso andrà man mano a soppiantare questa splendida tradizione, che ormai si può celebrare solo dai punti più alti e immersi nella natura. Ma occhio alla data! Il 10 agosto non sempre è il momento migliore per vedere le stelle cadenti in tutto il loro splendore. I giorni a ridosso della data, sia prima che dopo, spesso sono più ricchi.

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