Roberto Saviano a Ravello per l’evento “Esercizi di libertà”, “sempre se De Luca non cancellerà anche questo evento”

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Roberto Saviano a Ravello per l’evento “Esercizi di libertà”, “sempre se De Luca non cancellerà anche questo evento”.

Un ritorno significativo dopo il caos riguardante la Fondazione Ravello. Domenica, dalle 21 alle 22,30, presso i Giardini del Monsignore, a 100 metri da Villa Rufolo, si terrà il dibattito incentrato sulla libertà.

Un tema estremamente legato a quanto accaduto solo qualche settimana fa con l’ex presidente della Fondazione Ravello, Antonio Scurati, che aveva invitato proprio Saviano a partecipare al Festival. Sul nome dello scrittore lo scontro con il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca , con parte dei componenti del Consiglio d’amministrazione e con il Consiglio d’indirizzo dello storico ente, che ha portato Scurati a presentare le dimissioni dal ruolo di presidente.

De Luca aveva cancellato la mia partecipazione al Festival di Ravello. Antonio Scurati, dopo il gesto censorio, si era dimesso dalla direzione del Festival. Maura e Andrea (@tlon.it), la cui vocazione alla libertà non si lascia intimidire, hanno percepito questa censura come una gravissima violazione della libertà di tutti gli intellettuali e artisti. Hanno organizzato questo evento il 22 agosto alle 21, proprio nello spazio dove il Presidente della Regione Campania decide di invitare o suoi amici o coloro che considera innocui. Rischioso trasformare gli eventi culturali in spazi in cui l’invito è concessione della politica, e sempre di più accade che ai vertici dell’organizzazione vengano scelte persone tra gli amici degli amici. Sono felicissimo ci sia anche @pif_iltestimone in questa battagliera serata. #Ravello libera!  Queste le parole di Saviano riportate sul suo prifilo Instagram.

Una decisione inattesa visto che la sua nomina era arrivata solo da pochi giorni dopo oltre due anni di commissariamento. Nonostante il veto del “governatore” in quella circostanza, a distanza di poche settimane l’autore di Gomorra sarà nella Città della Musica.

Il punto di partenza del dibattito sarà il pensiero di Zygmunt Baumann secondo il quale il vero paladino della libertà è l’intellettuale.

Il noto sociologo, filosofo ed accademico polacco, infatti, scriveva che il compito più importante per gli intellettuali è quello di dare voce ai silenzi. La libertà si può esercitare solamente quando la cultura non subisce il bavaglio del potere e soprattutto quando tutti hanno la possibilità di esprimersi senza il timore di essere etichettato come scomodo o non abbastanza asservito. È su questi temi che Saviano, Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, Maura Giancitano e Andrea Colamedici discuteranno domenica.

Proprio Pif ha diretto !Roberto Saviano: uno scrittore sotto scorta”, il mediometraggio sullo scrittore campano. Dopo le tante polemiche per la presenza di Saviano in una delle perle della Costiera Amalfitana, che con Scurati fu difeso pure da Enrico Letta , segretario del Pd e già presidente del consiglio nel periodo in cui De Luca è stato viceministro ai trasporti, l’autore di Gomorra torna a Ravello.

 

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