Piano di Sorrento, Don Pasquale Irolla: “Il nostro cuore è distante dalle cose che facciamo”

Piano di Sorrento. Riportiamo la bella omelia di Don Pasquale Irolla pronunciata questa mattina durante la celebrazione eucaristica nella Basilica di San Michele Arcangelo a commento del brano del Vangelo di Marco:

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate
la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

Ecco le parole di Don Pasquale Irolla: «Gesù si lamenta con le parole del profeta Isaia, come ogni amante che ama e non è riamato. “Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me”. Molte volte noi non sappiamo gestire il cuore, diciamo parole d’affetto e d’amore ma il cuore non si muove, compiamo gesti d’amore e non li sentiamo, avvertiamo una sorta di separazione tra quel che facciamo e quel che proviamo. Il nostro cuore a volte è intorpidito per cui si sbaglia e si attacca alla persona sbagliata e segue il male credendo di fare il bene.

Gesù oggi ci invita a educare il nostro cuore, a purificarlo, perché molte volte noi avvertiamo che non si muove più, si incrosta perché non diciamo le parole belle, quelle semplici: grazie, scusa, mi manchi, ti voglio bene. Molte volte non riusciamo neanche ad avere tempo per guardarci negli occhi, la corsa quotidiana rende il nostro corpo ed i nostri pensieri lontani dal nostro cuore, noi stessi siamo divisi e non riusciamo a orientarci.

E’ bello sentire in sintonia mente, cuore e corpo. Tutto questo è frutto di un itinerario e Gesù invita ciascuno di noi a rendersi conto che il nostro corpo ha una velocità ed i nostri pensieri ne hanno un’altra, ma forse il nostro cuore è distante dalle cose che facciamo, forse facciamo le cose quotidiane senza amore. Vi auguro di avere una sintonia tra ciò che pensate, quel che sentite e quel che fate».

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