Piano di Sorrento, Anna Iaccarino “Io vice-sindaco di Salvatore Cappiello? Capisco il gossip, ma non scherziamo”

Piano di Sorrento ( Napoli 9 . “Io vice-Sindaco di Salvatore Cappiello? Capisco il gossip politico, ma non scherziamo, l’accordo tra il gruppo di PianoForte ed i sostenitori di Cappiello è avvenuto sulla base dei contenuti, non certo delle poltrone da dividere. D’altronde chi conosce la mia storia, a maggior ragione per averla per tempo condivisa, dovrebbe sapere benissimo che in politica non ne ho mai fatto una questione di posti, ma sempre e solo di idee”.

Anna Iaccarino smorza subito le voci di un possibile ticket tra lei e Salvatore Cappiello, il candidato Sindaco del neonato raggruppamento denominato ForteMente Piano. Ad ipotizzare con insistenza l’esistenza di questo accordo segreto era stato, negli scorsi giorni, il blog Politica in Penisola, gestito da Vincenzo Califano, portavoce dell’attuale Sindaco Vincenzo Iaccarino che sfiderà proprio Cappiello alle prossime elezioni comunali. Indiscrezione che è stata poi ripresa da altre testate.

“Io e gli altri componenti di PianoForte proveremo a dare il nostro contributo in termini di idee e contenuti, come abbiamo sempre fatto Niente di più e, soprattutto niente pretese – precisa la Iaccarino che aggiunge – quando oltre due anni fa con alcuni amici lanciammo il progetto PianoForte, Salvatore Cappiello, Giovanni Ruggiero, Gianni Iaccarino e Luigi Iaccarino accolsero, seppur con tempi e modalità, diverse il nostro invito a creare una forte aggregazione che mettesse insieme tutti coloro che avevano a cuore le sorti della Città, per dar vita una stagione che riportasse Piano di Sorrento al centro della politica comprensoriale. Un’esigenza che si è avvertita ancora di più a seguito dell’emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo. Un’esigenza che deve aver compreso anche l’attuale Sindaco Vincenzo Iaccarino, tanto è vero che, nelle scorse settimane, dopo le dichiarazioni offerte alla stampa e con la campagna elettorale ormai alle porte, è venuto sino a casa mia per propormi, al di là di accordi tra gruppi, di entrare in lista con lui. Sulla stessa linea, nei giorni scorsi, ha offerto al cosiddetto gruppo degli ex un accordo politico con tanto di riconoscimento di ruoli da assessore e vice-Sindaco. Entrambe le proposte sono naufragate. La differenza è proprio qui: Salvatore Cappiello, diversamente da Vincenzo Iaccarino, è riuscito, senza promettere niente, a far sintesi tra le varie anime politiche che sono state protagoniste in questi ultimi decenni della vita amministrativa. Un’impresa appunto non facile, ma riuscita sia, come ho detto prima, con un percorso di confronto nato da tempo, sia facendo leva sulla ricerca di punti di contatto e di inviti a mettere da parte individualismi o mere questioni di principio. Ora si tratta solo di passare dalle parole ai fatti, cosa che sta avvenendo in questi giorni in cui si sta lavorando alla stesura di un programma che sia fattibile, ma al contempo ambizioso”.

Anna Iaccarino, poi spende anche qualche parola sugli scenari che si stanno delineando, smorzando un po’ i toni: “Parlare di guerra o di pace in politica mi sembra un tantino fuori luogo ed in contesti come il nostro, dove ci si conosce tutti, ancora più inappropriato. Sono concetti che, dal mio modo di vedere, sento estranei. Per me nella vita politica di un paese esiste, il confronto, talvolta acceso e persino aspro o asprissimo, ma sempre in quella che è e che deve rimanere una dialettica democratica. Si è avversari, ma non nemici. Ci si sfida, non si guerreggia. Semmai sono le regole del gioco che, tra schieramenti maturi, occorre avere il buonsenso di darsi e di rispettare. Insomma, mi preoccupa più l’idea di un pensiero unico che quella di una vivace campagna elettorale in cui alla fine a prevalere sia quello che ha saputo maggiormente convincere gli elettori, mentre all’opposizione vada l’altro schieramento mantenendo il ruolo di controllo e, in prospettiva, di costruire un’alternativa. Già, perchè, in fondo, la costruzione di una valida alternativa resta il compito più difficile e ambizioso per chi non ha raggiunto il traguardo della vittoria. Sarò un po’ romantica, ma resto legata a questo concetto di democrazia”.

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