Penisola sorrentina devastata dai datterai: oggi l’udienza per il business da 100mila euro al mese

Qualcuno lo definisce come “Il mare violentato”. Si tratta delle acque della penisola Sorrentina perennemente devastate dai criminali pescatori di datteri. Oggi, probabilmente, una svolta: il capo del business da centomila euro al mese si troverà davanti ai giudici.

Disastro ambientale, ricettazione, associazione per delinquere finalizzata alla pesca illegale. Queste le accuse per 21 persone per le quali è stata disposta l’ordinanza di custodia cautelare. L’inchiesta della procura di Torre Annunziata coinvolge oltre cento indagati, tra i quali figurano noti ristoratori di Napoli e provincia, ma anche fuori regione, che avrebbero acquistato dalla gang i prodotti proibiti. Le indagini erano andate avanti per quattro anni – come scrive anche Il Mattino -, con i militari della guardia costiera impegnatissimi nei riscontri, tanto da arrivare a sequestrare oltre due tonnellate di datteri di mare. Nel frattempo quello che hanno scoperto è inquietante: la costa sottomarina è devastata per oltre 6,6 chilometri e su ogni metro quadrato di roccia i martelletti dei datterari arrivavano a praticare fino a 1500 fori.

Il danno provocato fatto alla costa è inestimabile, e coinvolge chilometri tra Castellammare e Sorrento. L’enorme giro di affari, messo insieme dagli imputati, comporterebbe introiti per circa 100mila euro al mese.

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