“Insieme per Massa Lubrense” interviene sullo stato di incuria del Parco di Via Reola

Il gruppo “Insieme per Massa Lubrense”, con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, esprime la propria opinione sulla differenza tra lo stato del Parco delle Sirene e quello del Parco di Via Reola: «Dobbiamo essere sinceri, i recentissimi lavori al Parco delle Sirene, sito a Massa Centro, ci hanno davvero stupiti. Con un finanziamento erogato dalla Città Metropolitana, il Comune di Massa Lubrense non solo ha sostituito una serie di attrezzature ludiche ormai fatiscenti e pericolose, ma ha risistemato gran parte del Parco, che versava in uno stato d’incuria impietoso (nonostante risultasse affidato ad un’associazione, ma questa è un’altra storia…).

Eppure, lo stesso non può dirsi per il Parco di Via Reola a Sant’Agata sui due golfi, costato tanto e subito finito nel dimenticatoio. In Consiglio Comunale, noi di Insieme per Massa Lubrense chiedemmo conto all’amministrazione della sicurezza delle attrezzature ludiche, ma ci fu risposto che ci sarebbe stato un miglioramento di quanto era stato allestito. Ebbene, nonostante le promesse, poco o nulla è stato fatto per rendere il parco sicuro e realmente attrattivo. È stata installata una cartellonistica molto eloquente, pure troppo perché non fa altro che richiamare i genitori agli obblighi di vigilanza sui propri figli.

Ma di tappetini anti-trauma e di reti di protezione manco a parlarne, quasi costassero un occhio della fronte. I tappetini anti-trauma sono posizionati malissimo sotto gli scivoli, mentre la polvere in queste giornate di afa avvolge l’intero Parco, che di verde ha ben poco. Ma non solo, le criticità che individuammo sono ancora lì, e gli infortuni continuano inesorabilmente. Insomma, a Massa Lubrense c’è Parco e Parco, e si vede.

Perché non prendere esempio dal Parco delle Sirene? A via Reola è stato speso tanto (forse troppo), ma i risultati sono più che modesti. Un esempio vale più di mille parole. Fatevi un giro lungo la cosiddetta “pista ciclabile” e potrete osservare come la rete in ferro, che delimita alcune zone del Parco, non sia solo malmessa, ma in gran parte arrugginita. Segno che la fretta, oltre ad essere cattiva consigliera, è persino pericolosa».

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