Da Atrani ad Acciaroli: i 10 borghi più suggestivi della Campania

Nell'elenco sono presenti ben quattro località della Costiera Amalfitana: Positano, Conca dei Marini, Atrani e Tramonti

I 10 borghi più suggestivi della Campania da Atrani ad Acciaroli

Piccolo è bello. Perché la ricerca delle identità orienta, oggi più che mai, il cosiddetto turismo esperienziale, come si legge da un articolo sul quotidiano La Repubblica, dove si procede ad un tour tra i borghi più caratteristici e suggestivi assolutamente da non perdere.

E nella complessa estate 2021 c’è una via alternativa ai luoghi scelti dal cosiddetto ‘overtourism’, che pure detta legge ad agosto. Ma c’è una Campania alternativa e lenta, che strizza l’occhio ai visitatori – né potrebbe essere altrimenti – ma lo fa senza snaturare l’anima dei suoi piccoli centri sul mare, ambasciatori di una bellezza unica e a portata di mano e icone di un nuovo paradigma che – complice anche la lezione della pandemia – alle grandi città d’arte tradizionalmente imperdibili inizia a preferire soluzioni ‘minimal’. Nell’Italia dei campanili, del resto, si vince facile. E la Campania non fa certo eccezione. Da Acciaroli a Castellabate, perle di un gettonatissimo Cilento, ai borghi di Sant’Angelo d’Ischia e Marina Corricella, dove la cromoterapia è a costo zero e le facciate color pastello delle case dei pescatori sono la nuova esaltante frontiera degli Instagram-addicted. E ancora: Atrani e Tramonti, per respirare la Costiera, o Sant’Agata dei Goti, il paese del Sannio sospeso sul tufo. Perché non c’è solo il mare, naturalmente.

Tramonti

Tra i monti, la toponomastica non è un’opinione: sorge proprio in una vallata dei Lattari una delle perle della Costiera amalfitana. Tredici piccole frazioni – ciascuno con la sua taverna tipica – si rivelano tasselli di una bellezza composita, fonte alla quale abbeverarsi grazie a una fitta rete di sentieri da percorrere a piedi, immersi nel verde. Come quello delle Formichelle, da cui le donne scendevano in testa le ceste di limoni fino a Maiori, per l’imbarco sui bastimenti per gli Stati Uniti. Altri tempi. Suggerito anche il sentiero delle 13 chiese, 14 chilometri di meraviglia. Notevole la Cappella Rupestre di Gete, con tombe ricavate nella roccia. Tramonti è anche  il “concerto”, il liquore creato dai monaci del Convento di San Francesco: insaporito da un sapiente mix di molte erbe. Si chiama così proprio perché è un articolata sinfonia di sapori: provare per credere.

Sant’Angelo d’Ischia
Isola nell’isola, oasi di tranquillità non casualmente scelta da Angela Merkel, che ne è la prima estimatrice, e da Steven Spielberg, Sant’Angelo – con il suo dedalo di stradine che conducono alla piazzetta chic e con il suo porticciolo turistico – è senz’altro uno dei luoghi più esclusivi di Ischia. L’eleganza di boutique ricercate (qui è di casa Rocco Barocco) si coniuga così con la straordinarietà dei tramonti e offerte enogastronomiche di prim’ordine. Una chicca è la chiesa di San Michele Arcangelo, patrono della frazione: la Festa in suo onore, Covid permettendo, è una processione sul mare unica nel suo genere.

Acciaroli

D’accordo, non è (più) una scoperta. Uno dei paesi costieri più caratteristici del Cilento, Acciaroli ha registrato negli ultimi anni un boom turistico che – tuttavia – non sembra averne scalfito l’identità marinara, impreziosita dal bellissimo centro storico medievale, le cui case con pietra a vista affacciano su un porto turistico che è ormai tappa immancabile per i diportisti alla ricerca del bello. Una chicca è, senz’altro, la Libreria del Porto, un piccolo e delizioso cenacolo culturale con vista privilegiata sui tramonti cilentani.

Sant’Agata

Nell’intimo cuore del Sannio, una scelta anti-convenzionale per chi ama il mare. Ma il borgo a picco su uno sperone di tufo nella Valle Caudina, alle falde del Taburno, bandiera arancione del Touring Club Italiano, è senz’altro tra i più belli d’Italia.  Il centro storico – che pare sospeso dal tempo, rivelando una storia millenaria (le prime tracce risalgono al 300 avanti Cristo) – è impreziosito dal Castello di Sant’Agata  e dalla duecentesca Chiesa dell’Annunziata, con un Giudizio Universale de XV secolo. Intrigante suggestione la cena all’interno delle cave, alcune delle quali sono cantine al cui interno il vino, che qui è un plus di cui tenere conto, viene cullato a temperatura naturale. Proprio così, quasi nelle viscere della terra.

Marina Corricella, Procida

Piccolo è bello. Perché la ricerca delle identità orienta, oggi più che mai, il cosiddetto turismo esperienziale. E nella complessa estate 2021 c’è una via alternativa ai luoghi scelti dal cosiddetto ‘overtourism’, che pure detta legge ad agosto. Ma c’è una Campania alternativa e lenta, che strizza l’occhio ai visitatori – né potrebbe essere altrimenti – ma lo fa senza snaturare l’anima dei suoi piccoli centri sul mare, ambasciatori di una bellezza unica e a portata di mano e icone di un nuovo paradigma che – complice anche la lezione della pandemia – alle grandi città d’arte tradizionalmente imperdibili inizia a preferire soluzioni ‘minimal’. Nell’Italia dei campanili, del resto, si vince facile. E la Campania non fa certo eccezione. Da Acciaroli a Castellabate, perle di un gettonatissimo Cilento, ai borghi di Sant’Angelo d’Ischia e Marina Corricella, dove la cromoterapia è a costo zero e le facciate color pastello delle case dei pescatori sono la nuova esaltante frontiera degli Instagram-addicted. E ancora: Atrani e Tramonti, per respirare la Costiera, o Sant’Agata dei Goti, il paese del Sannio sospeso sul tufo. Perché non c’è solo il mare, naturalmente.

Castellabate

Parte del merito per averne esaltato la bellezza al grande pubblico è, naturalmente, del film “Benvenuti al sud”. Castellabate, uno dei borghi più belli della Campania con le sue vie strette e i suoi panorami mozzafiato (su tutti, quello del belvedere San Costabile), i suoi palazzi nobiliari e le sue tradizioni, non è più una sorpresa. La posizione privilegiata, con il golfo tra Punta Licosa e Punta Tresino a portata di mano, è un innegabile plusvalore. Il centro storico è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco nell’ambito del programma Man and Biosphere, che evidenzia il profondo valore del “Paesaggio culturale” ricco di memorie e di beni artistici e naturali. Da non perdere il Castello dell’Abate, una fortezza costruita nel 1123 per proteggere la cittadina dagli attacchi dei Saraceni. Immancabile un passaggio nel porticciolo di Santa Maria.

Atrani
Se cercate l’anima della Costiera amalfitana, Atrani è una tappa a cui non potete rinunciare: qui, in uno dei più piccoli comuni d’Italia per superficie, risiede infatti l’identità marinara di un borgo di pescatori dalla case abbarbicate sulla collina, in un lembo di terra apparentemente ostico che dai picchi rocciosi digrada rapido su una baia mozzafiato. Da fare: perdersi nei suoi vicoli, ritrovando poi la bussola verso la straordinaria piazzetta dominata dalla Chiesa di San Salvatore; risalire verso il monte, sconfinando a Ravello, Scala o Pontone. E Amalfi è a pochi passi, ça va sans dire.

Positano
Ampiamente celebrato dai viaggiatori del Grand Tour, il borgo più iconico della Costiera amalfitana non può certamente mancare nella top ten. Lo scrittore americano John Steinbeck nel 1953 lo raccontò sulla rivista “Harper’s Bazar” come “un posto da sogno”, indugiando nella descrizione delle sue case, “costruite su una collina così ripida che sarebbe un precipizio se non ci fossero state intagliate delle scale”. E ancora oggi, con i suoi tornanti di roccia a picco sul mare e il profumo di limone che inebria i vicoli, la città verticale non delude, mai. Straordinaria la cupola maiolicata della Chiesa di Santa Maria Teresa dell’Assunta, imperdibili anche Villa Romana e le spiagge, a cominciare da Marina Grande. Il resto è un brand noto in tutto il mondo. E che non appassisce.

Conca dei Marini

Il borgo delle scalinatelle per antonomasia è un incrocio di storia, bellezza e tradizione. Che d’estate rivela senz’altro il massimo del suo potenziale, complice la suggestione della grotta di smeraldo, nella baia di Conca: un tuffo qui è indimenticabile. Non casualmente questa perla della Costiera amalfitana affascinò, tra gli altri, Gianni Agnelli e Jacqueline Kennedy e ne è convinta ambasciatrice Sofia Loren. Suggerimenti: la passeggiata di Sant’Antonio, che conduce al duomo, è un’esperienza sensazionale. E per chi ama la natura, il percorso verso Capo di Conca, a picco sul mare con la sua torre saracena, regala scorci su insenature uniche. Una curiosità: l’ex Convento di Santa Rosa, fiore all’occhiello del paese con  i suoi quattro altari lignei, è noto anche perché nel ‘700, secondo la tradizione, vi sarebbe nata la sfogliatella, icona della pasticceria napoletana. E scusate se è poco.

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