Concluso l’evento “Aspettando… Il Mio San Marzano” che celebra l’oro rosso della Campania

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La nostra impronta sulla natura! “Lasciatevi nutrire della passione per la genuinità e dalle emozioni del buon cibo (Giuseppe Napoletano)” questo il messaggio che si leggeva su di un grande striscione sul casino di campagna di Villa Maria Grazia, tenuta della famiglia Napoletano, immersa in ben sette ettari di filari di pomodoro San Marzano, la quale domina la valle sarnese con la cittadina di Sarno (SA) in fondo ed il Vesuvio imponente sulla destra dietro il quale tramonta il caldo solo di agosto. Questo lo scenario che ha accolti gli ospiti all’avvenimento “Aspettando… il Mio San Marzano” l’evento che celebra l’oro rosso della Campania organizzato da La Buona Tavola Magazine e promosso da Solania Srl in collaborazione con Perrella Srl anche quest’anno ha confermato le aspettative. L’obiettivo dell’evento è valorizzare il San Marzano e dimostrare attraverso la visita ai campi la tracciabilità di filiera, grazie al progetto “Il Mio San Marzano” chef e pizzaioli possono avere in questo modo cognizione dei metodi di produzione e coltivazione e scegliere il proprio lotto di produzione.
Nella valle spiccava il rosso intenso dei pomodori San Marzano, arrivati quasi a maturazione e la cui raccolta è prossima. Gli addetti al settore, ristoratori, pizzaioli arrivavano alla spicciolata, prendendo posto sulle tavolate di legno ricoperte da tovaglie rosso, in onore del Re della tavola, il vero protagonista della kermesse, allietati dalla musica di Francesca Capezzuto e Rosalba. Presenti all’evento, oltre ai cento tra chef e pizzaioli, i curatori della classifica del mondo pizza più seguita d’Italia, 50 Top Pizza, nonché della classifica 50 Top Italy che decreta i migliori ristoranti italiani in Italia e nel mondo e da quest’anno anche di 50 Top Italy Luxury, Rosè e Pasticcerie rispettivamente guide all’ospitalità gourmet d’Italia, ai migliori rosati d’Italia e alle migliori pasticcerie d’Italia, Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere che hanno potuto apprezzare in anteprima la marinara in tre cotture del progetto “Around The World” di Francesco Martucci, brand ambassador dell’azienda e patron de “I Masanielli” di Caserta, e l’assaggio de “il trasformista” di Raffaele Bonetta patron del Ciarly di Fuorigrotta (NA), con base di ricotta di bufala mantecata con acqua di governa, falde di San Marzano laccate e arrosto e tartare di San Marzano marinato in aceto di melograno. Ai fornelli, gli chef che hanno declinato il tema centrale dell’evento: Raffaele Medaglia dell’omonimo Ristorante Pizzeria & Braceria a Sant’Antimo (CE) con un primo piatto a base di Marzanello giallo e San Marzano con tartare di tonno; Giuseppe Daddio della scuola Dolce&Salato con una pappa al pomodoro con fonduta di mozzarella di bufala e crostini sbriciolati; Gerardo Figliolia patron de La Pignata di Bracigliano (SA), con la braciola di capra con sugo di San Marzano con il quale Marco Iavazzo ha condito un tubettone di Gragnano con spolverata di cacioricotta di capra. Per Luciano Pignataro, direttore del LucianoPignataroWineBlog e famosa penna de Il Mattino: «la rinascita del San Marzano a cui si sta assistendo in questi anni è dovuta principalmente alla consapevolezza del mondo pizza circa l’utilizzo di un prodotto a marchio DOP che sta permettendo lo sviluppo di uno “stile napoletano” sia in Italia che all’esterno supportato da aziende come Solania, impegnata non solo nella produzione e trasformazione di un’eccellenza dell’agroalimentare campano ma anche nella sua valorizzazione». Per Barbara Guerra: «la parentesi didattica della serata che ha permesso la visita ai campi di San Marzano, durante le quali esperti ed agronomi hanno illustrato i metodi e i luoghi di coltivazione oltre che le tecniche di raccolta, è stato un momento rivelatore perché ha consentito a tutti di vivere e di fare esperienza di una giornata tipo di un produttore di pomodoro». Albert Sapere si è soffermato invece su come «il San Marzano sia una delle firme dell’Italia nel mondo, tanto che in America il pomodoro viene indentificato nel San Marzano, e di come sia un prodotto d’eccellenza incredibile legato indissolubilmente alla pizza e che, grazie ai produttori come Solania, possiamo trovare in tutti e cinque i continenti». Grande soddisfazione anche da parte dell’organizzatore dell’evento, Renato Rocco, direttore de La Buona Tavola Magazine, per il quale «vedere oltre cento operatori del settore tra ristoratori e pizzaioli partecipare a un evento dopo un anno e mezzo tribolato è un viatico per i prossimi appuntamenti che vedranno La Buona Tavola protagonista al Cibus di Parma e al Tutto Food di Milano». Per Francesco Martucci: «affidarsi a Solania significa trovare un’eccellenza fuori dal comune perché l’azienda può raccogliere, può trasformare, seguendo la filiera dal primo step all’ultimo che le permette di produrre un San Marzano magnifico». L’evento è stato promosso da Solania Srl, azienda leader nel settore della coltivazione e trasformazione del pomodoro San Marzano che ha come motto: “la nostra impronta sul territorio”, il cui Amministratore Unico è il Dr. Giuseppe Napoletano, il quale in conclusione ha sottolineato come dobbiamo essere fieri di questa terra, unica al mondo: « in questo luogo c’è l’acqua del fiume Sarno dove si insediarono le cotoniere, qui la natura è unica e da questo colle che si vede la civiltà del mondo di Pompei, inoltre il microclima è eccezionale che ci consente presentare il nostro pomodoro San Marzano DOP come la bandiera dell’eccellenza nel mondo».
Harry di Prisco

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