Cava de’ Tirreni: parco a sorpresa, maxi scavo nel bosco

Cava de’ Tirreni: parco a sorpresa, maxi scavo nel bosco. Ce ne parla Giuseppe Ferrara in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno.

Scattano gli accertamenti della Polizia edilizia sul realizzando Parco Ludico Naturalistico alla frazione Croce. Un progetto presentato nel 2004 e approvato in via definitiva solo nel 2009, quando il sindaco era Luigi Gravagnuolo , ma rimasto inapplicato per 12 anni, se non per la realizzazione di una fondazione in cemento nel pieno di un rigoglioso ed antico bosco di castagno. Ora i cantieri sono ripresi ma il sindaco Vincenzo Servalli vuole vederci chiaro, dopo i dubbi sollevati dal gruppo consiliare “La Fratellanza” e dall’associazione ambientalista “Dieci Metri”. Il tutto ha preso le mosse dalla comparsa quasi improvvisa, qualche settimana fa, d’un vero e proprio buco nella rigogliosa vegetazione delle colline di Croce. Uno sbancamento che, a quanto pare, è propedeutico alla realizzazione del Parco Ludico Naturalistico, «un insediamento produttivo di circa 415mila metri quadrati, con una struttura ricettiva, parcheggi interrati e diversi piani fuori terra». Almeno così lo descrive Rosanna De Rosa , coordinatrice del progetto ambientalista “Dieci Metri”, che da anni opera sul territorio cittadino per la tutela dell’ambiente.

«Si tratta di un’area enorme di bosco ceduo – racconta la professoressa De Rosa – giudicato dalla Sovrintendenza come di pregio, con alto valore paesaggistico, magicamente diventato edificabile. Stiamo parlando del disboscamento di centinaia di alberi di castagno e della rimozione di una rilevante quantità di terreno vegetale di grandissima qualità».

Una segnalazione che non è passata inosservata, tanto da spingere il capogruppo consiliare de “La Fratellanza”, Luigi Petrone , a portare la questione all’attenzione del sindaco. «Abbiamo risposto – spiega Petrone – ai solleciti di diversi cittadini della zona, che ci hanno segnalato l’eradicazione di centinaia di ceppaie di castagno e sono preoccupati che tale intervento avvenga in spregio ad ogni normativa di tutela dell’ambiente. Il terreno dello scavo, tra l’altro, attualmente viene utilizzato presso l’ex discarica di Cannetiello, a pochi metri dall’area interessata e dove è in corso una bonifica ambientale. I lavori erano stati autorizzati nel 2010 e dopo la realizzazione di una piccola fondazione sono rimasti fermi. Appare surreale l’eventuale concessione di proroga, ove sia stata richiesta e concessa, dopo ben undici anni dal rilascio del titolo edilizio. Per questi motivi abbiamo chiesto di effettuare accertamenti».

Dal canto suo Servalli ha dato la piena disponibilità a fare luce sulla questione e ha fatto sapere che sono in corso già gli accertamenti della sezione edilizia del Comando di polizia locale e degli uffici comunali d’Urbanistica e Attività produttive. Al momento è emerso che i lavori sono in regola dal punto di vista autorizzativo, a seguito di proroghe susseguitesi negli anni, ma sarà compito dell’amministrazione vigilare sulla conformità dei cantieri ai titoli edilizi rilasciati. «L’intervento è stato effettivamente autorizzato nel gennaio 2010 – chiarisce il dirigente urbanistico Luigi Collazzo – . Negli anni si sono susseguite le proroghe perché parte del parco è limitrofa all’ex discarica di Cannetiello e i provvedimenti che sappiamo aver interessato l’area interferivano con la realizzazione del parco, trascinando la ripresa dei lavori fino al 2020. Poi c’è stata l’emergenza sanitaria e il decreto “Cura Italia” ha sospeso tutti i provvedimenti in scadenza. Ora dobbiamo verificare quali sono i lavori in corso e se sono conformi ai titoli rilasciati, e se ne sta occupando la polizia edilizia».

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