Sorrento, Mario Gargiulo pronto a sostenere Massimo Coppola: ecco perché

Positanonews ne ha già parlato sul Bilancio che è stato fatto in diretta streaming ed era chiaro. Un’analisi da riprendere è quella di Vincenzo Califano del blog “Politica in Penisola”: «Le ragioni per cui Mario Gargiulo, leader di opposizione in consiglio comunale, ha votato il bilancio di previsione 2021 dell’Amministrazione di Massimo Coppola sono chiare come lo si evince da un’intervista video mandata in onda da Agorà. Nel suo ragionamento c’è un brevissimo passaggio che da solo chiarisce il discorso: “sono stato amministratore per 15 anni…“. Non appaia una banalità: chi ha consuetudine col governo locale, chi è abituato a confrontarsi con i problemi e a trovarvi una soluzione ha la consapevolezza delle difficoltà insite nell’esercizio di amministrare la cosa pubblica e pertanto questa “capacità di comprensione” del contesto in cui esercita il mandato lo rende meno propenso a un’opposizione pregiudizievole o di ruolo solo per il fatto di essere minoranza avendo perduto le elezioni. Lo status di minoranza, come quello di maggioranza del resto, lo decidono gli elettori quando votano per cui va da sè che lo spirito con cui i candidati si presentano alle elezioni è quello di essere promossi al governo della città per dare risposte ai problemi attuando il proprio progetto politico.

Che poi le elezioni si perdono, questo non significa che automaticamente tutto quello che fa la maggioranza dev’essere osteggiato a prescindere solo per coerenza col ruolo di oppositore. In questo senso il ragionamento di Gargiulo non fa una grinza, tanto più se viene inquadrato nella dimensione particolare che vive la città da un anno e mezzo a questa parte a causa della pandemia per riprendersi dalla quale tutte le energie e i contributi sono utili, anzi benvenuti, soprattutto quando vengono proposti in modo trasparente. Ora non è il momento nè il caso di fare guerre, ma di lavorare insieme per la rinascita di Sorrento. Il sindaco Massimo Coppola ringrazia e indubbiamente sa che non trattasi di una fiducia a prescindere né di una delega in bianco offertagli dal suo ex avversario, quanto di una prova di dialogo costruttivo che Gargiulo paragona a quello instauratosi a livello nazionale col governo-Draghi. Il concetto è quello, anche se per il governo le cose non stanno esattamente così, ma non è il caso di soffermarcisi. Fare opposizione non è un lavoro per tutti, figuriamoci per chi è stato amministratore! Richiede tempo, dedizione e anche attitudine, capacità di approfondimento e di assumere iniziative conseguenti in diverse sedi. Ruolo legittimo e che risponde ai doveri cui si è preposti per il controllo sugli atti e per rappresentare anche una diversa visione dei problemi e delle soluzioni che si propongono per risolverli.

Gargiulo spiega anche un’altra cosa e cioè che le differenze programmatiche tra quelle del suo gruppo e quelle della maggioranza sono minime. Forse addirittura inesistenti o lo sono state in funzione alla fase elettorale! Tant’è che proprio certe differenze di proposte, ma non quelle di Gargiulo, sembrano invece essere state pregiudizialmente accantonate dal Sindaco che forse non le sente proprie o non ne ha percepito la consistenza in prospettiva. Il riferimento è ad alcune proposte contenute nel programma della coalizione di Marco Fiorentino che non sembrano aver trovato cittadinanza nel piano di Coppola per il rilancio turistico della Città, nonostante ruoli di primo piano svolti da esponenti di Fiorentino nel governo cittadino.

Infine Gargiulo manda un altro messaggio che non lascia spazio ad equivoci e riguarda la “…stanchezza della città rispetto alle guerre e alle contrapposizioni degli ultimi 15 anni“. Fare la guerra fine a se stessa non crea consenso, tanto più in una stagione come questa che stiamo vivendo nella quale la gente guarda ai risultati dell’amministrazione e non applaude a chi ne contrasta o ne discredita l’operato per partito preso! Insomma Gargiulo guarda oltre e da buon politico si rimette a lavoro per Sorrento convinto che prima o poi verrà anche il suo turno!».

 

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