Ormeggio selvaggio a Capri: i carabinieri con il megafono

Ormeggio selvaggio a Capri: i carabinieri con il megafono. Ce ne parla Anna Maria Boniello in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Pochi vip a terra e molti carabinieri in mare: un weekend insolito per Capri, alle prese con l’antica e irrisolta questione del «traffico» di barche nella baia dei Faraglioni, un fenomeno che peraltro si è accentuato con l’emergenza Covid che ha spinto un numero sempre maggiore di persone a preferire le «solitarie» imbarcazioni da diporto alle spiagge affollate. L’operazione che è scattata ieri mattina alle 9 ha sortito subito ottimi risultati: tra i diportisti non ci ha messo molto a diffondersi la notizia che dai Faraglioni a Punta Mulo sino alla spiaggi di Cala Ventrosa si erano piazzate due motovedette dei carabinieri, una d’altura e una costiera, capace cioè di arrivare fino alle spiagge. È stato un deterrente utile, anche perché una decina di sanzioni sono immediatamente scattate nei confronti dei proprietari di barche che già avevano cominciato a «parcheggiare» al largo di Marina Piccola. Il tratto di mare, pattugliato per quasi tutta la giornata con l’insolito utilizzo di megafoni per scoraggiare comportamenti scorretti, comprende tutta la baia dei Faraglioni, nella quale si trovano stabilimenti balneari di lusso, spiagge libere, piccole cale e anfratti nascosti nella roccia. Zone peraltro tutte a rischio frane, interdette ai bagnanti da un’ordinanza della Capitaneria di Porto per la sicurezza balneare che risale addirittura al 2014.

LE ISPEZIONI Ma quel tratto di mare è anche oggetto di una ordinanza molto più recente, quella messa a punto dalla amministrazione comunale guidata dal sindaco Marino Lembo che all’inizio di luglio ne ha fatto una oasi marina, in attesa dell’istituzione dell’Area protetta che è allo studio del ministero dell’Ambiente e che riguarderà l’intero perimetro dell’isola. La baia di Marina Piccola, intanto, secondo quanto deciso dal Comune sarà delimitata da barriere galleggianti: solo che queste non sono state ancora posizionate e così ieri ha fatto scalpore l’uso dei megafoni da parte dei militari. Un intervento per la prima volta dissuasivo e non repressivo, molto apprezzato dai bagnanti che hanno potuto immergersi in un mare finalmente «libero». Apprezzate anche le ispezioni alle dotazioni di bordo di imbarcazioni piccole e grandi, verifiche necessarie alla luce dei diversi incidenti in mare che si sono verificati nel corso dell’estate. Peraltro i carabinieri hanno anche vigilato perché che non venissero attraversati con i natanti i mitici Faraglioni, manovra anch’essa proibita dalle norme.

L’EMOZIONE Ma ieri è stata anche una giornata di emozioni per il pubblico di italiani, stranieri, napoletani e capresi che hanno affollato la Sala Consiliare: erano tutti amici di Martha De Laurentiis, venuti ad assistere alla cerimonia con cui l’amministrazione comunale ha insignito la manager, moglie del compianto produttore cinematografico Dino, della nomina a «Cittadina illustre e ambasciatrice della capresità nel mondo». Il sindaco Marino Lembo con accanto il vicesindaco Ciro Lembo e l’assessore Salvatore Ciuccio le ha consegnato la targa pronunziando parole commosse e significative, e altrettanto commossa è stata la replica di Martha che ringraziando ha sottolineato che ora si sente ufficialmente napoletana e caprese. L’imprenditrice ha ricordato il legame forte che ha unito lei e Dino all’isola, tanto che una delle loro due figlie aveva fatto la prima comunione nella chiesa della Piazzetta. L’emozione si è poi stemperata con l’omaggio musicale di Gianluigi Lembo, che ha intonato l’inno della sua Taverna per terminare poi con Luna Caprese, una ballata a cui si sono uniti tutti i presenti.

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