Luciano Spalletti in conferenza stampa: “Voglio un Napoli sfacciato”

Luciano Spalletti è approdato finalmente a Castel Volturno dove ha tenuto la sua prima conferenza stampa. Il nuovo tecnico del Napoli si è presentato ai giornalisti e ha risposto quasi esaustivamente alle loro domande. “Il Napoli è forte, sono curioso di entrarci per capire se riesce a vedere fino in fondo quanto ne è consapevole – ha esordito Spalletti -. Se si è forti senza esserne consapevoli, non si completa un percorso. Il Napoli mi piace, mi assomiglia, ma poi bisogna darci dentro e darsi da fare. Sono orgoglioso di venire a Napoli anche perché siederò sulla panchina dove ha giocato Diego Armando Maradona. È il mio tour dell’anima perché qui ha giocato lui, Napoli è la città di San Gennaro e una città dove il calcio e i miracoli sono la stessa cosa”. Poi sul capitano Lorenzo Insigne e sul rinnovo: “Secondo me sarebbe meglio parlare con lui che con me. Ma siccome io di Insigne ne parlo bene, penso di non turbarlo. Poi naturalmente nel calcio ci sono anche altre questioni e altre situazioni, le andremo ad analizzare insieme quando tornerà”. Sui vecchi alterchi con Totti: “Sono felice di avergli dato la possibilità di fare una fiction. Però aveva i contenuti anche per farla su di lui. Mi dispiace che non abbia avuto grande successo e che abbia ricevuto delle critiche. Se me lo avessero detto, io 2/3 scene per fargli fare il pieno e per far crescere l’audience le avevo. Non voglio sottrarmi alla questione: ci sarà spazio anche per le cose meno importanti. Ora parliamo di Napoli e dei calciatori del Napoli. La squadra è in debito con me. Lo dirò ai miei calciatori. Io non devo motivare nessuno, tu sei un giocatore del Napoli e basta questo. Mourinho? Sull’aspetto motivazionale è il più bravo di tutti”. Poi una chicca, Spalletti ha voluto mostrare alla stampa il fratino che farà indossare ai suoi giocatori nel corso degli allenamenti: una casacca arancione con una scritta che ha scelto in prima persona per motivare i suoi ragazzi: “SARO’ CON TE…E TU NON DEVI MOLLARE”.

 

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