Incendi, Torre del Greco, Parco Nazionale del Vesuvio e fabbrica del caffè foto

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Incendi in provincia di Napoli, Torre del Greco, Parco Nazionale del Vesuvio . Foto tratte da facebook

Dopo l’incendio di 2 ettari domato nel pomeriggio nel confine del Parco a Torre del Greco, in questo momento sempre a Torre nella Zona dei Campetti di Via coscia è in corso un’altro incendio che sembrerebbe più grande. Sul posto almeno 20 le unità dei vigili del fuoco.

 

Incendio di proporzioni terribili nella zona industriale di San Marco Evangelista. Secondo le prime informazioni raccolte sarebbe andata a fuoco un opificio utilizzato per la torrefazione di caffè della società Cida.

i roghi sono tornati a bruciare il Parco naturale in località Montagnelle e in via Nuova Resina. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri della Forestale, la camionetta dei vigili del fuoco, la Protezione Civile di Torre del Greco e i volontari di Primaurora, affiancati da alcuni cittadini volenterosi della zona che hanno dato una mano. Si tratta di due roghi di media intensità che sono scoppiati attorno alle ore 14 nell’area del Vesuvio che dà verso il Comune corallino.

I volontari sono subito intervenuti con pale meccaniche e altri mezzi per circoscrivere la zona delle fiamme, fino all’arrivo dei vigili del fuoco con le autobotti. Sul posto anche i tecnici e gli operai di Sma Campania, la società partecipata regionale che si occupa dell’ambiente. In via Montagnelle l’incendio ha divorato una parte della pineta. Torna lo spettro dei piromani, che solo pochi anni fa hanno completamente devastato il parco naturale del Vesuvio, distruggendo ettari di macchia mediterranea e creando danni e devastazioni incalcolabili.

Purtroppo, nelle stesse ore, un altro incendio di vaste proporzioni è scoppiato nella zona del Casertano, tra i comuni di San Marco Evangelista e San Nicola la Strada. Una fabbrica per la torrefazione del caffè è stata completamente distrutta. Mentre una enorme colonna di fumo nero si è levata alta in cielo arrivando fino a Caserta, a diversi chilometri di distanza. In tutta la zona l’aria è diventata acre e irrespirabile come raccontato dagli abitanti. Per il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, si rischia il “disastro ambientale”.

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