Il mare chiama, Capitan Capitone risponde: presente! Successo di Daniele Sepe a Sorrento foto segui la diretta

Sorrento (NA) “Il mare chiama chi ama il mare”, all’appello di Massimo Sepe non poteva non rispondere Capitan Capitone accompagnato dai famigerati Fratelli della Costa. “Curre curre guaglió, ci vediamo a Sorrento!” Avranno cantato mentre con le vele spiegate dirigevano su Sorrento. E infine, i “Fratelli” e Capitan Capitone sono sbarcati sul palco di Villa Fiorentino dando vita a un concerto emozionante, che ha visto nella canzone dedicata alle epiche gesta di Paolo Avitabile il suo apice. Paolo Avitabile, chi era costui? Una figura emblematica della scena politica internazionale del XIX secolo, originario di Agerola , mise la sua arte di valente stratega politico e militare al servizio dei Borboni, degli inglesi, dei francesi e perfino dei persiani. Di Abu Tabela, questo il soprannome sikh di Avitabile, avventuriero talmente impavido che a confronto Lawrence T. d’Arabia sembra la comparsa di un b-movie storico, hanno cantato le gesta i “Fratelli della Costa” coordinati da Daniele Sepe, dando dimostrazione di cosa intendevano i Mano Negra, quando coniarono il termine Patchanka per indicare questo nuovo genere musicale fatto di, mi azzardo a dire, inclusione caotica di suoni, cultura popolare e non, dialetto e poesia tutto senza dimenticare le citazioni immancabili di Frank Zappa e dei Clash. “Lavorare stanca”, questo il titolo dell’album di Daniele Sepe che gli valse la targa “Tenco” nel 1998, ma agli spettatori di Sorrento la sua musica non ha stancato un attimo, anzi è stata motivo di allegria in questo tempo mesto di distanziamenti coatti e mascherine. La ciurma in rigoroso ordine disordinato: Paolo Zamuner, Antonello Iannotta, Paolo Forlini, Davide Costagliola, Gianluca Capurro, Aldo Laurenzana, Mario Insenga, Salvo Lampitelli, Emilia Zamuner, Carmine D’aniello e in fine lui Daniele Sepe, che a fine serata ha comandato l’alzabandiera, quello del vessillo palestinese: un segno di civiltà, il mare vive di biodiversità: l’Umanità anche. “Il mare chiama chi ama il mare” chiude i battenti il 9 luglio, fate ancora in tempo a visitare la mostra, se no peggio per voi, avrete perso un’occasione d’oro. Questi gli artisti che hanno esposto le loro opere: Caterina Bilabini – pittrice; Gianfranco Capodilupo – fotografo; Marco Gargiulo – fotografo; Isabelle Lemaitre – artista poliedrica; Dino Maccini – mosaicista; Mariagrazia Manfredi – ceramista;Raffaele Mellino – artista poliedrico; Alessandro Ottone – ceramista; Antonio Schisano – artista poliedrico; Massimo Sepe – artista poliedrico; Elisabetta Surico – artista poliedrica;Veniero – pittore; Sergio Williams – Pittore.Brunello Sepe – Scultore.
P.S: Capitano Capitone, ho scritto buono? Pourquoi se no chesta cosa a lu range fellon le fa tant mal piange cammina e va… di Luigi De Rosa

\"Il mare chiama chi ama il mare\", all\'appello ha risposto anche Capitan CapitoneVilla Fiorentino, Capitan Capitone e i Fratelli della Costa

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