Cava de’ Tirreni, troppo smog: «Serve un piano per tutelare l’aria»

Cava de’ Tirreni, troppo smog: «Serve un piano per tutelare l’aria». Ce ne parla Valentino Di Domenico in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Anche se non destano particolare preoccupazione gli sforamenti di polveri sottili sul territorio, a Cava de’ Tirreni resta, la necessità di predisporre un adeguato piano di controllo e monitoraggio puntuale dell’aria a fronte dell’unica centralina presente in città. L’argomento è stato affrontato nell’ultima riunione del parlamentino cittadino dal consigliere comunale Raffaele Giordano. «Considerato che la città di Cava presenta diverse criticità di viabilità, in particolare della statale 18 nei pressi della stazione ferroviaria e nelle maggiori arterie del centro e collaterali, in particolari orari della giornata e nei fine settimana, l’amministrazione deve attuare tutte le iniziative per tutelare l’aria e di conseguenza la salute dei cittadini». Nel 2021, fino ad oggi, sono stati 19 gli sforamenti del limite delle polveri sottili rilevati dalla centralina dell’Arpac installata a Cava, mentre nel 2020 sono stati 27 gli sforamenti. La legge stabilisce che la soglia di 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo non può essere superata più di 35 volte nell’arco di un anno. «È chiaro che il traffico dei veicoli crea inquinamento ma è altrettanto vero che ci sono anche altri fattori che incidono come i riscaldamenti delle case, le industrie, fattori meteorologici e meteoclimatici. La questione ha proseguito il consigliere Giordano – non può essere affrontata in maniera estemporanea ed emergenziale, ma va presa di petto con una chiara visione di obiettivi da raggiungere, tempistiche ben definite e interventi necessari, a partire dalla mobilità sostenibile». Dal canto suo, l’assessore all’ambiente, Nunzio Senatore, ha fatto sapere che l’amministrazione ha intenzione di chiedere all’Arpac l’installazione di un’ulteriore centralina, in aggiunta di quella già esistente in via Gino Palumbo, in un punto in cui il traffico è più intenso. Inoltre, per cercare di abbattere ulteriormente l’inquinamento, si sta lavorando per incrementare il bike sharing e le colonnine di ricarica delle autovetture elettriche.

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