Cava dè Tirreni: svelato l’arcano delle multe fotocopiate

Cava dè Tirreni: risolto l’arcano delle multe fotocopiate, come si apprende infatti, anche da La città.

Le sanzioni per infrazioni del codice della strada vanno pagate esclusivamente presso gli uffici di Poste Italiane e non altrove.

È quanto fatto sapere da Palazzo di Città e dal Comando di Polizia Locale di via Ido Longo alla luce dei numerosi disagi sorti nei giorni scorsi per la ricezione, da parte di alcuni cittadini, di avvisi e solleciti di pagamento (con tanto di mora) relativi a contravvenzioni stradali – risalenti in alcuni casi anche a sette anni prima – che, in realtà, erano già state corrisposte.

Un errore di non poco conto considerato che per dimostrare di aver pagato le multe i cittadini si sono recati in massa, nei giorni scorsi, proprio al Comando di Polizia Locale per capire le ragioni di tale disguido e, soprattutto, per dimostrare di aver già regolarmente corrisposto le sanzioni nuovamente notificate. A quanto pare, infatti, a ricevere i solleciti sono stati tutti quei cittadini che – nonostante tra le specifiche riportate sulle notifiche delle multe sia sottolineato che debbano essere pagate esclusivamente presso gli uffici di Poste Italiane – avevano corrisposto le sanzioni rivolgendosi a uffici postali privati o pagando i verbali con operazioni bancarie online.

Transazioni che il Comune aveva comunque incassato ma che, agli uffici del Comando di Polizia Locale di via Ido Longo non risultavano come corrisposte.

Da qui il disguido sorto con le notifiche e i solleciti di pagamento inviati nell’ambito della più ampia attività di ricognizione e recupero dei crediti che il Comune ha avviato a seguito delle prescrizioni della Corte dei Conti che, il mese scorso, aveva evidenziato come era emersa un’evidente sofferenza di cassa riconducibile alla scarsa percentuale di riscossione dei tributi evasi, vicina all’11%.

Una questione da risolvere considerato il contenzioso in corso nei confronti di Equitalia a cui l’Amministrazione imputa una serie di mancanze nell’attività di riscossione dei tributi.

A gravare maggiormente sui conti erano le negligenze riscontrate nell’azione coattiva di Equitalia relativamente alle sanzioni per infrazione del codice della strada.

Il Comune si era ritrovato a dover far fronte a una serie interminabile di giudizi (risalenti addirittura al 2013) di opposizione alle cartelle esattoriali.

I cittadini contestavano le sanzioni che venivano annullate per irregolarità delle procedure di riscossione.

Veniva inoltre dichiarata la prescrizione del credito con corrispondente mancato introito nelle casse dell’Ente, per un totale accertato di almeno 750 mila euro che ora il Comune sta cercando di recuperare.

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