Cava de’ Tirreni: piano da 4 milioni per rivoluzionare i reparti del Santa Maria dell’Olmo, i comitati scalpitano

Cava de’ Tirreni: piano da 4 milioni per rivoluzionare i reparti del Santa Maria dell’Olmo, i comitati scalpitano. A fornirci tutti i dettagli è Giuseppe Ferrara in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno.

Slittano ancora i lavori di riqualificazione e ristrutturazione dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”. Dall’azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” hanno fatto sapere che sono in corso una serie di controlli sui progetti esecutivi e che solo una volta espletate tali procedure si potrà dare il via ai cantieri. Nel frattempo, però, si fa sempre più tangibile l’impazienza dei comitati cittadini cavesi che monitorano la situazione ormai da mesi. Sfiduciati e scettici di fronte ai continui rinvii pretendono ora chiarimenti in merito ai fondi e ai progetti che interesseranno il presidio cavese e sono pronti a fare richiesta di accesso agli atti per avere un quadro completo dei progetti messi in campo per il potenziamento del “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”. A far scattare i solleciti dei Comitati Cittadini Uniti (che oltre al comitato “Il piccolo Antonio Civetta”, nato proprio per la difesa dell’ospedale cavese, comprende anche il comitato civico Dragonea e altri raggruppamenti cittadini costituitisi nei comuni vicini e della Costiera Amalfitana) è stata l’ultima delibera a firma del direttore generale del “Ruggi”, Vincenzo D’Amato , che lo scorso 16 giugno ha dato mandato a operatori esterni, specializzati e certificati, di condurre attività di verifica proprio sui progetti definitivi e esecutivi che riguardano l’adeguamento del Pronto soccorso cavese. L’intervento, infatti, è inserito nel più ampio piano di ristrutturazione e riqualificazione che comprende anche il potenziamento del reparto di Terapia intensiva e la rimodulazione degli spazi nella struttura cavese in modo da avere a disposizione un maggior numero di posti letto.

Il finanziamento totale previsto è di 3 milioni e 908mila euro (di cui 1 milione e 564mila euro per la Terapia intensiva e 2 milioni e 344mila euro per il Pronto soccorso) e comporterà una vera e propria rivoluzione nella struttura cavese. Da progetto, infatti, è stato disposto un ampliamento del piano terra che sarà esclusivamente riservato al Pronto Soccorso, il trasferimento della Terapia Intensiva al primo piano, mentre la Cardiologia e la nuova Utic dovrebbero andare al terzo. In questo caso, però, il condizionale è d’obbligo considerate le recenti disposizioni arrivate dal direttore generale D’Amato in merito alle attività di verifica all’esito delle quali non è escluso che possano esserci cambiamenti. Ed è proprio questa incertezza ad aver spinto i membri dei Comitati Cittadini Uniti a chiedere maggiore chiarezza e soprattutto di rendere noti, nero su bianco, i programmi chel’azienda ha in serbo per l’ospedale cavese.

«Chiediamo che il progetto definitivo/esecutivo trasmesso all’azienda ospedaliera venga pubblicamente portato a conoscenza della cittadinanza – hanno scritto i rappresentanti del sodalizio cittadino, presieduto da Paolo Civetta , in una nota diramata ieri – Si tratta di soldi pubblici ed è giusto che i cittadini sappiano come vengono spesi e con quali modalità. In mancanza di un tale riscontro presenteremo allora istanza di accesso agli atti al fine di toccare con mano il progetto diffonderlo a tutti. Le pubbliche amministrazioni sono soggette al principio di trasparenza di tutti gli atti che compiono e l’accesso accesso agli atti non potrà esserci negato, trattandosi nel caso di specie di un interesse pubblico generale (la salute, appunto) che non va a ledere diritti di soggetti terzi. Ad ogni modo siamo speranzosi che chi di competenza provvederà a fornire un riscontro alle nostre richieste così da non costringersi a intraprendere ulteriori azioni».

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