Agropoli: morta la suora ricoverata per la variante Delta

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Nuovo decesso nel salernitano legato alle mutazioni del virus.

Non ce l’ha fatta la suora 47enne di Laurino, tra le prime a risultare positiva alla variante cosiddetta colombiana. Resta sotto osservazione il focolaio emerso in Cilento, dove si registrano altri casi, come anche il Mattino.

La scomparsa della religiosa segue di una settimana quella dell’anziano di Bracigliano colpito da presunta mutazione Delta.
Dall’esito dei test effettuati ieri, invece, sono risultati tutti negativi i parenti del nonnino. L’Asl, intanto, pensa all’organizzazione di altri open day senza obbligo di registrazione in piattaforma per recuperare le fasce di resistenza. Entro fine mese dovrebbero essere completate anche le seconde dosi, per assicurare così una solida barriera all’avanzata delle varianti. Sono nove, su 347 test processati, i tamponi positivi comunicati dall’Unità di crisi, per un tasso di positività del 2,5 per cento.

Non ce l’ha fatta la suora di 47 anni ricoverata da circa un mese nella struttura covid di Agropoli.

Le condizioni della donna erano apparse subito gravi. Sin dal suo arrivo in ospedale era stata ricoverata in terapia intensiva.

Purtroppo, nella giornata di ieri il suo cuore ha cessato di battere. La notizia, nel primo pomeriggio, è arrivata subito nel piccolo comune dell’entroterra cilentano, già fortemente provato dalle difficili settimane legate alla convivenza con il focolaio legato alla variante colombiana del virus. Una situazione che per giorni ha messo a dura prova la serenità della comunità locale, anche per le polemiche sollevate sul parroco cittadino. Ora il peggio è superato, i circa quaranta contagi registrati un mese fa, molti tra i membri del coro della parrocchia, sono quasi tutti rientrati. Purtroppo la giovane suora, ricoverata in ospedale insieme ad altre cinque persone, non ce l’ha fatta. Nella struttura covid di Agropoli era già morta un’anziana di 90 anni, risultata positiva nei primi giorni del focolaio. Ora restano ricoverate un paio di persone sempre legate ai casi di Laurino.

L’origine del contagio sarebbe collegato al ritorno a Piaggine di una donna colombiana, rientrata nel Cilento il 13 maggio, dopo un mese trascorso nel suo paese di origine. La suora è stata tra i primi casi positivi registrati a Piaggine, dove le positività sono iniziate qualche giorno prima rispetto a Laurino. La donna colombiana sarebbe stata poi in alcuni locali commerciali, tra cui una parrucchiera, frequentati anche da cittadini di Laurino. Intanto, in questi giorni, c’è attenzione sui casi registrati ad Omignano, che sono saliti a undici. Ieri sono state confermate altre tre positività. Collegati anche i casi di Salento (altri tre) e Casal Velino, dove si registrano due positivi. Un altro caso, sempre collegato al focolaio di Omignano, è stato accertato a Lustra. Anche per questi contagi saranno inviati i tamponi all’Istituto zooprofilattico di Portici per il sequenziamento. La scomparsa della religiosa segue di una settimana quella dell’anziano di Bracigliano colpito da presunta mutazione Delta. Dall’esito dei tamponi effettuati ieri, invece, sono risultati tutti negativi i parenti dell’84enne.
IL PIANO
Sul fronte vaccinale, proprio per bloccare l’avanzata delle varianti, entro fine mese dovrebbero essere completate le inoculazioni delle seconde dosi. Contestualmente, dopo l’open day dell’altro giorno indirizzato a genitori e figli over12, che sarà riproposto domenica, sempre al teatro Augusteo, senza prenotazione, l’Asl lavora all’organizzazione di altri appuntamenti senza obbligo di registrazione in piattaforma, che sarà effettuata al momento dell’identificazione. Una soluzione resasi necessaria per scardinare le sacche di resistenza ancora presenti e recuperare terreno tra i 166mila salernitani ancora da scovare per raggiungere l’agognata immunità di gregge. Sono in arrivo, nel frattempo, nuove dosi di vaccini. È in programma domani, alla base logistica dell’Asl dell’ospedale di Eboli, la consegna di 11mila 400 dosi di Moderna. Sono nove, su 347 test processati, i tamponi positivi comunicati dall’Unità di crisi, per un tasso di positività del 2,5 per cento, di cui a Capaccio Paestum 1, Casal Velino 1, Cava de’ Tirreni 1, Furore 2, Nocera Inferiore 2, Nocera Superiore 1, Scafati 1.

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