Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, ultima chiamata piano opere da 500 milioni: «Primi turisti già nel 2023»

Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, ultima chiamata piano opere da 500 milioni: «Primi turisti già nel 2023». Ce ne parla Alessandro Mazzaro in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

«Primi voli entro l’inizio del 2023». Dopo tante false partenze l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi è pronto a decollare. Ieri la presentazione del programma d’investimenti che dovrebbe portare ad un traffico da 6 milioni di passeggeri a pieno regime. Presenti il vicecapogruppo Pd alla Camera, Piero De Luca, l’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci, il presidente della commissione regionale Trasporti, Luca Cascone, il consigliere regionale Andrea Volpe, il Cda del Consorzio Aeroportuale e numerosi amministratori del territorio. Un parterre d’eccezione per dare il battesimo ufficiale ai lavori di prolungamento della pista, che partiranno a fine mese, e per confermare la strategicità dello scalo picentino in senso turistico ed occupazionale.

I FONDI 250 milioni la cifra che verrà investita sull’Aeroporto: 40 milioni derivanti dallo «Sblocca Italia» di renziana memoria, 90 milioni dalla Regione Campania e 120 milioni dall’ente gestore Gesac. A questi vanno aggiunti i 100 milioni stanziati per l’allungamento della metropolitana di Salerno fino allo scalo di Pontecagnano Faiano ed altri 60 milioni previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che cita l’Aeroporto di Salerno nell’ambito degli «interventi di ultimo miglio ferroviario per la connessione di porti ed aeroporti per aumentare la competitività e la connettività del sistema logistico intermodale». Somme importanti che rappresentano, forse, l’ultima grande occasione per rilanciare definitivamente il Costa d’Amalfi dopo anni di purgatorio. Per chiudere il cerchio, come detto, sarà necessario completare i lavori di prolungamento della pista, già partiti sul fronte degli espropri e della bonifica degli ordigni bellici. «Da qui a 14 mesi – sottolinea il consigliere Cascone – la pista arriverà ai fatidici 2200 metri. Siamo di fronte ad un progetto complessivo da 500 milioni di euro che porterà lo scalo a diventare uno dei più moderni d’Europa. Per quel che concerne il territorio circostante, ritengo che la vera sfida dei Comuni di Bellizzi e Pontecagnano Faiano sia quella di mettere in campo un grande piano di rilancio di questa area per farsi trovare pronti quando il traffico dei passeggeri arriverà a pieno regime». «È un risultato – aggiunge il vicecapogruppo Dem alla Camera, Piero De Luca – che rivendichiamo tutti con orgoglio e che premia l’impegno profuso anche in parlamento. Sono stati mesi intensi in cui non siamo mai rimasti alla finestra a guardare l’evoluzione degli eventi, ma ci siamo impegnati concretamente. Siamo alla vigilia di una vera e propria rivoluzione, che segnerà il futuro delle nostre comunità. Ad inizio 2023 avremo il decollo dei primi voli».

LA PROSPETTIVA Un futuro che dovrà porre necessariamente al centro lo sviluppo del comparto turistico, come conferma l’assessore regionale al ramo Casucci. «L’aeroporto – afferma il delegato al Turismo – è un elemento determinante per il rilancio della costa amalfitana e cilentana. Grazie al tavolo tecnico permanente stiamo ragionando con gli enti di riferimento per cercare di analizzare tutte le questioni amministrative ed individuare i soggetti giuridici che interferiscono con la realizzazione del progetto, ragionando con loro e risolvendo i problemi al fine di portare al termine il piano di rilancio nei tempi previsti». Di «ruolo centrale dei Comuni» parla invece il consigliere regionale in quota Psi Andrea Volpe: «Capisco lo scetticismo di molti cittadini e amministratori locali in merito, ma è importante essere preparati e capire come questo passo cambierà tutto il comparto intorno a noi. In questa fase e fino al 2023, quando arriveranno i primi turisti, il ruolo del Comuni, delle imprese e del turismo, sarà centrale. Sarà necessario cambiare l’approccio perché l’allungamento della pista è una svolta epocale che cambierà i destini di intere generazioni e il volto della provincia di Salerno, della Piana del Sele, dei Picentini e del Cilento. Per questo – conclude Volpe – bisogna iniziare a progettare ora per essere operativi e concreti domani».

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