Un’interessante panoramica sul caos della sanità in penisola sorrentina

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Riportiamo l’interessante articolo di Johnny Pollio pubblicato su “Talepiano”.

Un po’ di giorni fa mi era capitato di esternare tutto il mio scetticismo sull’ondata di proteste che sta investendo la sanità in Penisola sorrentina. Avevo tuttavia precisato che, accanto a chi si batte legittimamente a difesa di un diritto, quello alla salute, che è diventato anch’esso un favore, si erano infiltrati alcuni personaggi con il palese intento di utilizzare quanto sta accadendo per trarre benefici politico-professionali. Il mio scetticismo aveva “scosso” il sorrentino Francesco Gargiulo che, pur senza citarmi, non aveva esitato a darmi del… solone da tastiera. Non è a Gargiulo, però, che voglio rispondere con questa mia riflessione. Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, ma parto da lui perché sotto al suo commento è accaduta una cosa che ritengo di una gravità inaudita e che, inspiegabilmente, è passata del tutto inosservata.

Sotto il post di Gargiulo è intervenuta un medico, da dicembre in forza al reparto di rianimazione ed anestesia degli Ospedali Riuniti di Sorrento e Vico Equense. Si tratta della dottoressa Ersilia Trapani che, peraltro, non ho il piacere di conoscere di persona. Ebbene la Trapani non c’è andata certo di fioretto ed ha così commentato: “Non è che c’è un solo responsabile ne sono tanti. La mafia si combatte con le denunce del sistema”.

Accuse non pesanti, ma pesantissime, lanciate da chi vive quotidianamente in quel sistema. Accuse che potrebbero scoperchiare un calderone, anche perché la Trapani poi entra ancora più nel dettaglio ed aggiunge… “Gli albergatori non hanno bisogno di denunciare o protestare loro il sistema lo alimentano ingraziandosi il dirigente di turno”.

Non siete ancora paghi? Allora via con la terza supposta confezionata dalla dottoressa Trapani… “Francesco Gargiulo i soloni da tastiera sono quegli utenti che hanno timore di esporsi. I dirigenti interni hanno finanche fatto vere e proprie minacce quando qlc ha criticato il servizio o disservizio ricevuto. L’utenza quella che non è fatta da albergatori, che hanno percorsi privilegiati con ricoveri disponibili quando il posto per gli altri non c’è, ha paura perché se poi hai bisogno ti trattano anche male. Quindi aiutiamo l’utenza a denunciare, a parlare, a far conoscere ciò che succede”.

Non fa nomi la Trapani, ma chiude abbastanza il cerchio parlando di… dirigenti interni. Vediamo però chi sono i possibili destinatari delle pesanti accuse della dottoressa “cuore impavido”.

Partiamo dal direttore sanitario che, come riporta il sito ufficiale dell’ASL NA 3, è il dottor Giuseppe Lombardi, suo vice invece è la dottoressa Di Martino Maddalena. Più difficile la ricerca riguardante i responsabili dei reparti, perché per quanto attiene la gestione dell’area trasparenza, il sito dell’ASL NA 3 fa acqua da tutte le parti.

In ogni caso siamo riusciti a ricostruire la squadra. Nei reparti abbiamo il dottor Raffaele D’Ambra (ortopedia); la dottoressa Flora Beneduce, ex Consigliere regionale di Forza Italia, non rieletta dopo il passaggio alla corte di Vincenzo De Luca. La Beneduce dallo stesso De Luca è stata recentemente nominata consulente con delega sulle azioni della medicina territoriale nel campo dei disturbi nel comportamento alimentare e malattie metaboliche delle nuove generazioni, è la primaria di Medicina.

Ci sono poi il dottor Matteo Losco facente funzione in radiologia e la dottoressa Elvira Giacquinto (primario di Medicina d’urgenza e Pronto soccorso). Il dottor Giuseppe Albano (ginecologia), il dottor Gianfranco Mazzarella (pediatria), il dottor Franco Paolercio (Oculistica) ed il dottor Pietro Gnarra facente funzione in prorogatio sine die del reparto di chirurgia, visto che il concorso per primario, bandito qualche anno fa, si è di fatto arenato nei meandri della burocrazia dell’ASL. Infine c’è la dottoressa Matilde De Falco (Anestesia e rianimazione). La De Falco, che da alcune frange delle recenti manifestazioni di piazza è individuata come la principale protagonista di quanto sta avvenendo nella sanità peninsulare, è quindi il dirigente di riferimento della Trapani.

Con posti di responsabilità, pur non essendo né primari né facenti funzione ci sarebbero anche i titolari delle cosiddette strutture semplici come ad esempio il Sindaco di Piano di Sorrento, dottor Vincenzo Iaccarino, responsabile dell’unità semplice UTIC (terapia intensiva coronarica). Iaccarino ha ricevuto l’importante incarico nel giugno scorso, all’indomani del primo lockdown. A conferirglielo direttamente il mega direttore generale dell’ASL NA 3 Gennaro Sosto, colui che di fatto decide il bello ed il cattivo tempo nella sanità di mezza provincia partenopea. Un incarico importante quello di Iaccarino che, oltre a garantirgli qualche centinaio di euro in più al mese, costituisce un importante tassello nel suo curriculum in caso di concorso per il primariato.

Ora mi chiedo:

Con chi di questi ce l’ha la dottoressa Ersilia Trapani?

Chi è che minaccia chi dissente?

Chi è che apre corsie preferenziali nei ricoveri di pazienti amici?

Chi favorisce gli albergatori?

Deve dirlo la Trapani, non può sparare nel mucchio, perché sparando nel mucchio rischio di colpire, agli occhi di quegli stessi utenti a cui lei si rivolge, anche coloro che non c’entrano un bel nulla. Anzi deve fare di più la dottoressa Ersilia Trapani. Se non lo ha già fatto deve lasciar perdere il chiacchiericcio social e deve fare ciò che invece chiede di fare all’utenza. Deve prendere  carta e penna e denunciare il tutto alla Procura della Repubblica, con tanto di nomi e cognomi dei “cattivi”. Perché – per usare sue parole – la mafia si combatte con le denunce del sistema… non con silenzi omertosi o con mezze parole lanciate in rete.

Ovviamente se esiste questa… mafia. Perché in caso contrario credo sia opportuno da parte dell’azienda adottare i comportamenti consequenziali.

Una cosa è certa. La sortita della Trapani ci ha convinto che c’è bisogno di dare un importante accelerata a quel lavoro di inchiesta sulla sanità in Penisola sorrentina, che da mesi il Clan di Bertoldo sta conducendo sotto traccia. Un lavoro che sarà come sempre certosino e documentato, come quelli che siamo abituati a fare.

Roba insomma da…soloni da tastiera.

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