Tordigliano, ecco la verità. La società Positano ha dato in fitto, l’ANAS ha stravolto i luoghi

Abbiamo incontrato il fittuario della strada di Tordigliano in concessione alla società Positano, amministrata dall’ingegner Giuseppe Vitagliano di Cava de Tirreni, Russo Sabato di Piano di Sorrento  “Non ho intenzione di chiuderla ma vorrei cercare di svilupparla e metterla in sicurezza”.

Russo Sabato

In pratica è stata messa solo una sbarra all’inizio che non impedisce il passaggio ma rappresenta solo una garanzia perché al momento la strada non è in completa sicurezza. In pratica non esiste un’interdizione ma sussiste semplicemente un avviso di pericolo, trattandosi di un sentiero.

La società Positano acquistò nel 1960 con atto Notar Tozzi acquistò l’area di Tordigliano, da dove si scende per la spiaggia fino al confine con la perla della Costiera amalfitana. Al signor Sabato Russo di Piano di Sorrento fu concesso il fitto degli immobili , vietando a chiunque altro di poter accedere per la stradina , che comunque è diventato di fatto un passaggio pubblico, per motivi di sicurezza. Sabato Russo ci informa che lui personalmente non ha fatto altro che avvisare che la strada è rischiosa

Una curiosità “Colline Vicane” con il sindaco di Vico Equense di  allora Gennaro Cinque e Giuseppe Guida, da un’idea di Michele Porzio della Cantinella, voleva gestire la spiaggia e si provò a fare un progetto con una cooperativa giovanile nel 2011 “Sogno Fiosse”

Tutti i progetti o pensieri fatti sull’area sono naufragati per le problematiche idrogeologiche al momento insormontabili, anche lato ovest, proprietà Mariano Russo e Palagiano, di Sant’Agnello, non è stato possibile fare nulla

Nel corso degli anni vi sono stati dei possessi di immobili e terreni, da parte di privati, che hanno anche vinto delle cause,  in particolare alla Pineta l’ANAS avrebbe preso di fatto un immobile dove sono stati messi dei ripetitori.

Un vero peccato tutto questo spazio dove si immaginava anche un campo di calcio per Positano, l’isola ecologica e anche un parcheggio o altro. Uno spazio che sarebbe vitale per la Città Verticale non utilizzato.

L’ANAS, o meglio le ditte che vi hanno lavorato, ha comunque contribuito a stravolgere probabilmente i luoghi, al di sotto della strada vi sono materiali di risulta , secondo alcuni, che hanno creato problemi, ma anche lo spazio recintato dalla stessa è una storia da raccontare .

 

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