Si riparte: Capri e Sorrento già sold out

Si riparte: Capri e Sorrento già sold out. «Le prenotazioni fioccavano da ogni città e anche dall’estero, perciò abbiamo dovuto chiudere in fretta i cantieri del restyling e aprire i battenti: vorrà dire che li riprenderemo alla fine dell’estate se il tempo lo permetterà». Sorride Ilaria Iacono, proprietaria con i familiari della Canzone del Mare: il mitico stabilimento balneare di Capri è in funzione da sabato mattina, come anche l’altro stabilimento di famiglia, Da Luigi ai Faraglioni, e gli altri lidi di Marina Piccola: lo Scoglio delle Sirene, Da Gioia, i Bagni Internazionali. Tutti gettonatissimi, tutti organizzati secondo le regole imposte dalla normativa anti-Covid: lettini e ombrelloni distanziati, tavoli al ristorante rigorosamente per quattro persone e, soprattutto, prenotazione obbligatoria via email o telefono. «Questo weekend per i nostri due stabilimenti è stato un banco di prova – racconta Ilaria Iacono – tutto è andato liscio e siamo prontissimi ad affrontare al meglio l’estate: per fortuna sono stati confermati anche i matrimoni che l’anno scorso erano stati cancellati dalla normativa». Rispettando le regole non ci sono stati affollamenti sulle due spiagge pubbliche sia di Marina Piccola che di Marina Grande, frequentate in questo fine settimana dagli habituè e da vacanzieri italiani; pienone anche ai Bagni di Tiberio, lo stabilimento più amato dagli italiani, dai capresi e da chi arriva in barca, e anche al Riccio Beach Club che si definisce pieds dans l’eau situato a pochi metri dalla Grotta Azzurra.

IN COSTIERA Le nuove aperture decise dal governo sono scattate ieri, ma è oggi, in occasione della Festa della Repubblica, che si possono toccare con mano gli effetti dell’allentamento delle misure anti Covid. Restrizioni che hanno fatto sentire tutto il loro peso in un territorio come quello della penisola sorrentina che rappresenta la principale industria dell’accoglienza del Mezzogiorno e dove la crisi del turismo ha inciso più che nel resto della Campania. Ma oggi si volta pagina. La conferma arriva dal fatto che le principali strutture ricettive hanno scelto proprio questa giornata per riaprire i battenti. E poco importa che le prenotazioni arrivino ancora col contagocce: l’importante e ripartire, dare un segnale. «Siamo pronti ad accogliere i nostri ospiti in totale sicurezza», afferma Costanzo Iaccarino, presidente Federalberghi Campania e Penisola Sorrentina. Sicurezza che è una priorità anche per i pubblici esercizi che da ieri possono ospitare nelle sale interne gli avventori. «Giovedì stipuleremo la convenzione con una società specializzata ed all’inizio della prossima settimana partiremo con le vaccinazioni ai nostri dipendenti», annuncia Francesco Schisano, presidente dell’Associazione Ristoratori Penisola Sorrentina e titolare del Marameo. Iniziativa che coinvolge anche le agenzie di viaggio e le guide turistiche e sarà aperta alla cittadinanza.
Intanto bisogna fare in modo di evitare rischi di contagio per quanti entrano nei locali. Quindi rispetto delle distanze tra i tavoli ed i commensali, dispenser di gel sanificante, utilizzo delle mascherine quando non si siede al proprio posto, registro delle presenze «e soprattutto prenotazioni», chiarisce Schisano. Una linea comune a tutti i locali della zona. «Attraverso le prenotazioni – spiega Francesco Gargiulo dell’Antico Francischiello e presidente dei Ristoratori Lubrensi – possiamo organizzare i tavoli in modo da garantire il distanziamento e il rispetto delle norme. Chiaramente se arriva una richiesta last minute facciamo il possibile per accontentare i clienti ma sempre attenendoci alle misure previste». «Finalmente abbiamo nuovamente la possibilità di accogliere i nostri ospiti in sala – sottolinea Mimmo De Gregorio de Lo Stuzzichino di Sant’Agata sui due Golfi – ci impegniamo per garantire un servizio all’altezza e sicuro». Stesso scenario all’altro capo della Costiera. Alla Torre del Saracino, ristorante di Vico Equense dello chef stellato Gennaro Esposito, si punta al rispetto delle norme ed all’ospitalità: «Il 99% dei nostri clienti prenota, quindi possiamo gestire meglio il lavoro». Discorso analogo vale anche per gli stabilimenti balneari. «In spiaggia e per i tavoli esterni applicavamo già i protocolli previsti – chiarisce Francesco Leonelli dell’omonimo lido di Sorrento -. Anche noi lavoriamo quasi esclusivamente su prenotazione e nel caso qualcuno non abbia riservato ed abbiamo la disponibilità lo accogliamo ma prendendo i dati (nel caso anche attraverso i documenti) e compilando una scheda che poi conserviamo». Stessa linea seguita dai lidi di Marina del Cantone di Massa Lubrense. «Già dall’anno scorso lavoriamo su prenotazione – spiega Giorgio Scarselli del Bikini di Vico Equense -. Ora è addirittura indispensabile perché con il coprifuoco possiamo organizzare il lavoro e dare modo ai clienti di rincasare senza problemi».

Fonte Il Mattino (servizi di Anna Maria Boniello, Massimiliano D’Esposito, Antonino Siniscalchi)

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