San Giorgio a Cremano, accuse omofobe al sindaco dopo gli auguri social al compagno: «Ostenta la sua omosessualità»

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San Giorgio a Cremano, accuse omofobe al sindaco dopo gli auguri social al compagno: «Ostenta la sua omosessualità». Ce ne parla Andrea Ripa in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Metropolis. Un post d’auguri sui social. Uno dei tanti rivolto al compagno di una vita. Poche parole per scatenare la macchina del fango social nei confronti di Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, insultato per un messaggio pubblicato sul diario personale del social network Facebook nel giorno del quarantesimo compleanno dell’uomo che cinque anni fa ha sposato civilmente, Michele Carbone.

Un messaggio capace di attirare le mire degli haters che hanno offeso il primo cittadino sangiorgese, accusato di aver «ostentato la sua omosessualità». Si tratta dell’ennesimo messaggio omofobo che spunta fuori dai social network, uno strumento spesso utile ma altrettanto spesso doloroso, peggio di una lama. Un post offensivo a cui Zinno ha risposto e che arriva nei giorni in cui la discussione sul Ddl Zan è al centro del dibattito della politica e dove le aggressioni a sfondo razzista nei confronti di chi ha un diverso orientamento sessuale continuano senza sosta. A rompere il muro del silenzio, sollevando il caso, è stato lo stesso Zinno, primo sindaco gay d’Italia a sposarsi con rito civile nel settembre 2016 che oggi agli attacchi di omofobia risponde: «La libertà è vivere la quotidianità nella propria normalità». In un lungo post su Fb, proprio dove era stato insultato, Zinno racconta quanto accaduto: «Un ignorante della vita e dei diritti ha fatto girare su di una pagina, dove oramai si concede di tutto agli amici degli amici, una foto di un post preso dal mio profilo personale dove facevo gli auguri al mio compagno per i suoi 40 anni con due belle foto del 2007 e del 2021. L’accusa del soggetto era che il sindaco non perde mai l’occasione per ostentare la propria omosessualità». «Il problema ovviamente è culturale» scrive Zinno «e a qualche ignorante è ovviamente difficile spiegarlo, ma reputare ostentazione un messaggio d’amore al proprio compagno per un traguardo così importante è un messaggio omofobo preoccupante». A quanti vivolo la loro diversità, dice il primo cittadino sangiorgese di non aver paura di mostrarne i sentimenti, quali che siano. «Grazie all’impegno della mia amministrazione San Giorgio a Cremano fa parte della rete di Comuni denominata Ready che promuove politiche contro ogni discriminazione sessuale» spiega ancora Zinno. Inoltre, al Comune vi è un ufficio che si occupa delle politiche Lgbt. «Abbiamo avviato progetti informativi nelle scuole con Arcigay, abbiamo organizzato presentazioni di libri ed eventi teatrali incentrati sulla lotta all’omofobia insieme alla Città Metropolitana; per ultimo, appena poche settimane fa, abbiamo presentato all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni un progetto che, se approvato, creerà sul nostro territorio uno sportello di supporto per le persone lgbt in difficoltà e un centro di accoglienza all’interno di Villa Bruno. Progetti che gli omofobi ignoranti non conoscono e probabilmente non hanno intenzione di conoscere».

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