Robertino, esci!

“ROBERTINO,ESCI,VAI A RUBARE,TOCCA LE DONNE!”

Una breve riflessione sullo yoga e la sessualità, nella giornata mondiale di questa disciplina

Molti racconti medievali testimoniano dell’incontro di un cavaliere con una bella donna, che si rivela infine essere il diavolo!
Era l’apice del sessuofobismo portato avanti dalla chiesa cattolica che poi si è sviluppato, nel corso dei secoli in forme diverse. E come non ricordare il grottesco:” quante volte?” con cui il confessore apostrofava il malcapitato che andava da lui per lavarsi, o almeno così sperava, la coscienza! Questo sì e quello no, quest’altro forse, e questo sicuramente no, trasformando gli sprovveduti aspiranti penitenti in tanti” Robertino” del famoso film di Massimo Troisi!
E nemmeno lo yoga, solitamente più aperto, è stato immune da questo equivoco di fondo: chi voleva cercare Dio bisognava che lasciasse la famiglia o la donna per farsi monaco, condizione richiesta e necessaria, viatico per la santità. Francesco stesso, il poverello di Assisi( a noi tanto caro per il suo vegetarianesimo ante litteram e per il suo sentimento divino cosmico) pensò bene (o forse male) di non convolare a giuste nozze con la bella Chiara e di farsi monaco. Questo scenario sembra incredibile però al giorno d’oggi! E qui alla donna oggetto (o anche al maschio oggetto) e alla prostituzione dilagante e alla pornografia massiva e alla portata di tutti e al “tutto è lecito”, al “trombamico”: è tutta un’escalation di una filosofia e pratica di non amore.Infatti così come sa bene lo Yoga, la mente è come un pendolo, più si sposta da un lato più ritorna al lato opposto. La sessualità tanto “compressa” e demonizzata è “esplosa” dall’altro lato in:” tutto ciò che è sesso va bene e fa bene! “E quindi al povero “Robertino” non gliene va bene una! Da sprovveduto a “emancipato”: sballottato tra i due opposti,al solito in testa non ha semplici complessi,ma “orchestre” intere!
Ho chiesto ai miei maestri il loro punto di vista in proposito e in sintesi questa è stata la loro risposta: in gran parte inedita e cioè come spesso ho sentito dire da loro” neti neti” e cioè né questo nè quello. L’atman cioè l’anima è strutturato ancestralmente fin quasi dall’origine dell’universo in coppie complementari o almeno affini: in qualche misura approssimativamente le anime gemelle di Platone, riproposte poi più recentemente dai maestri ascesi della cabala ebraica.E anche dall’astrologia sia occidentale che vedica. Per” verità naturale” dello Spirito Dio considera realmente l’unione tra le anime gemelle la sola possibile e ammissibile, l’unica che può generare anche eventualmente qualche angelo sulla terra o almeno uomini di buona volontà con cui Dio vuole costruire piano piano il Suo auspicato Regno.
Concludendo:L’amore,quello vero,tutto vince.O per dirla in latino,che suona più convincente:”Amor omnia vincit”!

ROCCO AVERSA

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