Pontecagnano in lutto per l’avv. Carlo Rinaldi, stroncato da un infarto mentre era in bici

L’avv. Carlo Rinaldi, 70 anni, conosciuto e stimato professionista di Pontecagnano non ce l’ha fatta. Ieri pomeriggio, dopo pranzo, era in bicicletta in compagnia di un amico. Un giro non troppo lungo per il gran caldo. Rinaldi e l’amico sono partiti da Pontecagnano e stavano percorrendo l‘Aversana, procedendo a ritmo leggero, scambiando un po’ di chiacchiere sul caldo afoso e sulle vacanze. Ma non avevano calcolato l’afa torrida della giornata. Né avevano tenuto conto dell’allarme lanciato dalla Protezione Civile sull’ondata di calore.

La tragedia si è materializzata a Battipaglia. L’avvocato Rinaldi ha rallentato all’improvviso. L’amico è rimasto sorpreso perché non era una “manovra” normale. Pochi secondi dopo Rinaldi ha sgranato gli occhi, respirava poco e male. L’amico l’ha visto crollare a terra esanime. È corso verso di lui, ha capito subito che la situazione era grave ed ha immediatamente chiamato i soccorsi.

La corsa si è fermata al chilometro 9 dell’Aversana, una strada che i ciclisti amano percorrere per le loro passeggiate sulle due ruote. In pochi minuti sul posto sono giunti gli operatori del 118 e gli agenti del commissariato di Polizia di Battipaglia. Ma per l’avvocato Rinaldi, purtroppo, non c’era più nulla da fare a causa di un arresto cardiocircolatorio. I sanitari hanno tentato di rianimarlo. Niente battiti. Nessuna reazione.

Il magistrato di turno, letto il referto ed il verbale della polizia, ha “liberato” la salma. Indagine chiusa, morte accidentale. Il racconto dell’amico, drammatico e dettagliato, ha convinto gli investigatori. La salma è stata affidata ad un’agenzia funebre.

Carlo Rinaldi era già scampato una volta, insieme ad un suo amico che aveva contribuito a salvare, a un incidente mortale. Era un sabato di gennaio del 2018, quando i due si trovavano a percorrere con gli sci un fuori pista in località Valleverde del monte Aremogna a Roccaraso. All’improvviso dalla montagna un sibilo divenuto poi assordante e i due erano stati travolti da una slavina. Rinaldi era stato investito di striscio dalla montagna di neve. Era caduto ed aveva perso uno sci, ma era riuscito a liberarsi e a tirarsi fuori dalla massa gelida. Il suo amico, invece, era completamente sommerso dalla neve. Così lo aveva raggiunto e aveva tentato di liberarlo. La sua presenza fino all’arrivo dei soccorritori, dodici minuti dopo, era stata determinante per indicare precisamente dove scavare. Si erano salvati entrambi.

Nonostante quei momenti gli fossero rimasti indelebili nella memoria l’avvocato non aveva rinunciato alla passione per lo sport. E la bicicletta era tra i suoi hobby preferiti. Era allenato e si sentiva in perfetta forma. Anche per affrontare i chilometri che dividono Pontecagnano da Battipaglia. Ed invece l’ondata di caldo afoso non l’ha risparmiato.

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