Massa Lubrense. Al Relais blu la massima efficienza e cordialità del servizio di sala

Al Relais blu la massima efficienza e cordialità  del servizio di sala.

Il relais blu ha appena riaperto le porte, dopo la pausa forzata causa covid. Immerso nelle bellezze della costiera sorrentina ad attendervi un panorama mozzafiato, dove cielo e mare sembrano toccarsi, una cucina di alto livello guidata dallo chef  Alberto Annarumma capace di riconquistare la stella michelin subito dopo un anno di averla persa causa cambio chef  e la grande disponibilità e capacità manageriale del direttore Antonino Acampora.

Nel successo del Relais Blu, c’è il merito però anche di un servizio sala di alto livello, attento in ogni minimo dettaglio, premuroso e pronto ad accogliervi sempre con il sorriso. Uno staff di sala  guidato da Giovanni Celentano, maitre da un curriculum di tutto rispetto e coadiuvato dal suo stretto collaboratore  Francesco Liberato, sommelier emergente che con i suoi i consigli e abbinamenti impreziosisce sempre di  più i piatti dello chef e rende sempre di più ogni esperienza gastronomica un ricordo indimenticabile.

Già Pronto il menu estate  2021 dove spiccano tra le varie bontà il calamaro tinto di rosso, Risotto ricotta gamberi e acciughe ed  il superlativo  limone di Sorrento. Vista stupefacente, cucina raffinata, carta dei vini all’altezza del posto con etichette nazionali ed internazionali sapientemente selezionate dallo stesso  Liberato. Affettuoso, attento, simpatico, professionale e sempre con il sorriso tutto il resto dello staff. Il tutto rendono il Relais blu una tappa da non perdere.

Alla fine è con il maitre Celentano che ci soffermiamo per qualche domanda a riguardo il suo punto di vista sul  turismo, ristorazione e lavoro:

L’anno scorso e ancora adesso avete dovuto affrontare il covid. Che impatto ha avuto sul vostro lavoro?

E’ stato un momento molto difficile per il turismo italiano e tutto il mondo alberghiero e ristorativo. Abbiamo lavorato poco, stagione estiva ridotta a soli tre mesi ed in più  gran parte dell’Italia ha dovuto rinunciare all’afflusso di turisti stranieri che per quanto riguarda noi rappresenta una gran fetta del nostro lavoro. Fortunatamente però siamo stati una delle mete preferite degli italiani, che in parte a colmato il vuoto dei turisti stranieri  e penso che siano rimasti tutti particolarmente soddisfatti. Lo chef ha ampiamente soddisfatto le loro aspettative , l’ambiente e il servizio ha fatto il resto, scoprendo così un posto unico che per molti era ancora sconosciuto.

Come è  stato essere costretti a stare a casa per gran parte dell’anno senza lavoro?

Il covid ha costretto tutta l’Italia nonché tutto il mondo a restare chiusi a casa e a molte rinunce. In modo particolare però i più penalizzati siamo stati proprio noi lavoratori stagionali e  del turismo, con la stagione ridotta al minimo dove molti hanno addirittura perso il lavoro. Un momento molto buio con il  futuro che per molto tempo  non è stato certo dei più promettenti, io invece sono stato sempre fiducioso ed ho fatto ed ho cercato di far fare a tutti i miei collaboratori quello che spesso a causa del lavoro non si riesce a fare, ovvero studiare.  Nel molto tempo libero ho continuato la mia crescita professionale a livello linguistico,enologico e gastronomico. Perciò il covid per me oltre ad essere stato un momento molto difficile è stato anche una grande  opportunità.

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