Laurino nel Cilento il Covid partito dalla Chiesa che aumenta e preoccupa

Continua a salire i numeri dei contagiati a Laurino e Piaggine, i due centri del Cilento dove si contano oltre cinquanta casi di positività al Covid. E, con il passare dei giorni, cresce la convinzione che la diffusione del contagio sia legato alla parrocchia di Santa Maria Maggiore di Laurino in seguito ai festeggiamenti dello scorso 22 maggio per la Santa Patrona. Sono quattro, infatti, le persone del coro risultate contagiate a cui si aggiungono pure il parroco, don Loreto Ferrarese, e tre suore. Due di queste sono ricoverate in ospedale: una si trova nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale “Civile” d’Agropoli, l’altra – che ha 88 anni – nella degenza ordinaria del nosocomio cilentano. La parrocchia di Laurino è chiusa da giorni, cosi come annunciato pure sui social: sono state effettuate tutte le sanificazioni necessarie ma la struttura resterà chiusa
Laurino nel Cilento il Covid partito dalla Chiesa che aumenta e preoccupa. Parroco, due Suore, due bambini e studenti dell’Istituto Professionale dove sono stati registrati già alcuni casi di Coronavirus Covid-19 è up centro più colpito in termini percentuali della provincia di Salerno e della Campania, 40 casi di contagi su 1500 abitanti.

Al momento sono cinque le persone ricoverate presso il Covid centre di Agropoli. C’è preoccupazione soprattutto per le condizioni di salute di una delle consorelle che resta in terapia intensiva. La Chiesa del paese resta chiusa anche perché è risultato positivo il parroco e i suoi più stretti collaboratori.

Le polemiche sulla chiesa
E proprio sul parroco non mancano le polemiche. In paese il chiacchiericcio è fitto. Il prete a quanto pare non aveva l’abitudine di indossare la mascherina durante la celebrazione della messa. Foto e video che lo ritraggono senza mascherina sono diventare virali. Le stesse persone ricoverate in ospedale fanno parte tutte del coro.

Le positività partite dal vicino comune di Piaggine hanno sviluppato un focolaio all’interno della Chiesa. Quasi 40 casi su una popolazione di 1500 abitanti non fa dormire sonni tranquilli.

Nel piccolo comune resta la zona rossa decisa sin dall’inizio dell’emergenza cittadina dal sindaco Gregorio Romano. In suo supporto sono arrivati tanti cittadini. Alcuni titolari di bar e attività di ristorazione, ad esempio, hanno rinunciato anche all’asporto, abbassando le saracinesche. “Torneremo a lavorare non appena la situazione a Laurino rientri totalmente” fanno sapere.

La situazione a Piaggine
Anche a Piaggine la situazione è da tenere sotto controllo. Le persone che risultano positive al Covid-19 sono 17. “Due persone residenti nel Comune di Piaggine sono risultate positive ma, essendo domiciliate altrove, espletano la quarantena in altri Comuni. – chiarisce il sindaco Guglielmo Vairo – inoltre, si registra, per il momento in via informale, una persona guarita”.

Per questi motivi il sindaco ha deciso di prorogare l’ordinanza sindacaleche prevede la sospensione delle attività in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado e la limitazione della somministrazione di cibi e bevande per bar, pizzerie e ristoranti che possono vendere solo con asporto fino alle ore 20. Una situazione che fa pensare, attenzione la Pandemia non è finita

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