Tesla non accetta pagamenti in bitcoin, Elon Musk fa crollare la criptovaluta

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    Tesla non accetta pagamenti in bitcoin, Elon Musk fa crollare la criptovaluta. L’annuncio su Twitter ha fatto  bruciare in due ore 144 miliardi di dollari di capitalizzazione della criptovaluta, scesa di gran lunga sotto la soglia psicologica dei 50mila dollari (46.980 dollari), in due ore poco dopo la mezzanotte italiana (fino a pochi minuti prima era sui 54.500). Bitcoin ha poi recuperato metà del terreno perso e, con un valore complessivo di 957,7 miliardi di dollari viene scambiato a circa 51.300, secondo Coindesk, ancora a -10,3% rispetto a 24 ore prima. La caduta ha trascinato con sé tutto il mondo delle cripto: la capitalizzazione complessiva del mercato è pari a 2.320 miliardi di dollari, -8.26% rispetto alla giornata precedente, secondo Coinmarketcap.

    Il visionario imprenditore sudafricano, impegnato nello sviluppo commerciale della mobilità elettrica di Tesla e nell’esplorazione spaziale con SpaceX, ha addotto motivazioni ambientali alla decisione. “Siamo preoccupati per il crescente utilizzo, nel mining e nelle transazioni con bitcoin, di combustibili fossili specialmente il carbone, che ha le peggiori emissioni”, così Musk ha postato su Twitter. Tesla aveva acquistato bitcoin per 1,5 miliardi di dollari a inizio febbraio, stimolando un rally di oltre il 20% della criptovaluta in 24 ore. Nella prima trimestrale 2021 è emerso che la compagnia ne ha venduto subito una quota, con un profitto di 101 milioni di dollari a rimpinguare l’utile netto dell’azienda, che ora annovera uscite 1,2 miliardi di dollari in pancia alla voce “bitcoin”.

    Ma attenzione, sebbene ora non valga più l’equazione una Tesla per un bitcoin, “Tesla non venderà alcun bitcoin e intendiamo usarlo per le transazioni appena il mining potrà passare a un’energia più sostenibile. Cerchiamo anche altre criptovalute che usino meno dell’1% dell’energia del bitcoin per transazione”. Musk continua a credere nel “futuro promettente” di questa tecnologia, “ma non può arrivare a costo dell’ambiente”.

    Sono passati appena tre giorni da quando Space X ha annunciato una missione lunare interamente finanziata in dogecoin, la cripto-parodia divenuta mascotte dei trader amatoriali appassionati di meme-stock riunite sui social, come Reddit. Come non detto, l’altro giorno Musk aveva twittato tra il serio e il faceto un messaggio premonitore: “Volete che Tesla accetti il doge?”, scatenando la partecipazione della sua community di follower con quasi 4 milioni di risposte.

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