Sorrento, sulla manifestazione per il diritto alla salute le parole di Rosario Lotito: “Leoni da tastiera”

Rosario Lotito, del Movimento 5 Stelle, commenta su Facebook la manifestazione di protesta svoltasi ieri a Sorrento per garantire il diritto alla salute e che ha posto l’attenzione sulle criticità dell’ospedale cittadino: «Ieri a Sorrento in piazza Veniero si è tenuta una manifestazione al fine di far valere il sacrosanto diritto alla tutela della salute così come sancito dall’art. 32 della costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

Arrivato sul luogo convenuto conto un centinaio di partecipanti e penso: sono le 9 di sabato mattina magari il resto dei cittadini arriverà più tardi, ma più passa il tempo e più mi rendo conto che quel centinaio di cittadini resteranno tali, mi assale la delusione, la delusione di essere parte di una comunità di leoni da tastiera, di gente che ha paura di metterci la faccia.

Sono tornato indietro nel tempo quando da ragazzo protestavo, con pochi altri impavidi amici, per reclamare i miei i nostri diritti di studenti, dove pochi lottavano per tutti quei vili e vigliacchi che avevano paura del preside o del rettore.

Ma a me, così come a tutte quelle poche persone che ieri erano in piazza, chi me lo fa fare di essere li, di essermi alzato presto aver sottratto tempo alla famiglia, di aver rinviato commissioni che di solito si riservano al sabato, meglio se andavo al mare fregandomene di tutto e tutti e lasciando a quei pochi l’incombenza del lavoro sporco.

Ma secondo voi cosa hanno pensato i responsabili di questo disservizio? Avranno pensato che alla maggior parte dei cittadini della penisola sorrentina questa situazione sta bene, sta bene essere presi per il culo con false promesse e sta bene che a Sorrento si muore perché un apparecchio diagnostico non funziona, dove essere operati è un miracolo e dove anestesisti ed infermieri scappano a gambe levate dal reparto operatorio o dalla rianimazione. Ecco cari pavidi cittadini, non lamentatevi se poi siete vittime di un disservizio, siete responsabili al pari di chi sta distruggendo i nostri presidi ospedalieri territoriali attentando alla salute nostra e dei nostri figli».

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