Sorrento, il chimico Raffaele Attardi: “La guerra infiamma la Palestina”

Sorrento. Riportiamo il post del noto chimico Raffaele Attardi sul delicato ed attuale argomento della guerra che in questi giorni sta devastando la Palestina: «Ci sono due modi per vedere la cosa. Il primo è guardare alla lotta dei buoni contro i cattivi: così facciamo quasi sempre per tutte le cose, all’infinito. Nel frattempo insieme ai Governi, continuano a cadere i ponti, i governanti si riciclano, Alitalia e Autostrade stanno ancora lì; la corruzione dilaga e le emergenze lasciano dietro solo scandali.

Adesso è iniziato il tormentone sul climate change, cercando di far intendere che l’abbandono dei combustibili fossili garantirà un futuro di crescita pulita e indefinita. Nel frattempo il nucleare rialza la testa, si sversano a mare isotopi radioattivi prodotti artificialmente e ogni tipo di veleno, le spiagge e gli argini dei fiumi si riempiono di rifiuti, e quando si risano invece di lasciar respirare l’acqua, vengono cementificate e privatizzate; si continua a distruggere le foreste e gli habitat naturali e si continua a saccheggiare le risorse non rinnovabili del pianeta e si estende la privatizzazione dell’acqua.

Se si guarda al perché tutto questo succede, si vede che così fan tutte le diverse organizzazioni sociali, e che alla radice non c’è una particolare forma di governo, ma sempre la stessa cosa: la smania di possedere tutto, la ricerca del potere e l’autoreferenziazione. Tutti siamo uguali ma qualcuno è sempre più uguale degli altri.

Questa umanità sta utilizzando da tempi di Adamo ed Eva i diritti dell’uomo in modo strumentale per soggiogare la Terra e gli esseri umani, in maniera sempre più invasiva. All’inizio si è accontentata di una mela, presa per sfregio e non per necessità, poi con Caino e Abele ha iniziato a sfruttare la Terra e gli Animali, dando origine agli omicidi e alla guerra.

Nel frattempo però Scienza e Religioni stanno convergendo verso una visione in cui tutto è interconnesso. Noi siamo l’universo: siamo interconnessi con tutto e non siamo padroni di niente. Questa visione, che nasce da solide basi scientifiche, coinvolge tutti, a maggior deve coinvolgere chi crede che siamo figli di Dio, a cui è rivolto il comandamento dell’Amore.

Bisogna dare concretezza a questa visione, e un passo fondamentale è cambiare l’art. 1 della Costituzione per stabilire che prima dei nostri diritti vengono i nostri doveri, primo fra tutti quello di rispettare gli equilibri che regolano la Rete della Vita. La Terra è l’ultimo dei poveri e noi non abbiamo il diritto di sfruttarla e contaminarla senza limiti. Chi non ha compassione della Terra non può avere compassione per gli uomini. Ogni bomba che cade ferisce la Terra, prima degli uomini. Dobbiamo sentire questo dolore».

Commenti

Translate »