Ravello, albergatori si rivolgono al TAR per chiedere la riduzione delle tariffe TARI

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Ravello. L’estate 2020 è stata segnata da un periodo di grande crisi per le strutture ricettive a causa delle tante restrizioni dovute alla pandemia che hanno causato un minor afflusso di turisti soprattutto provenienti dall’estero. Ed ora otto albergatori della città della musica, assistiti dagli avvocati Francesco e Paolo Accarino, hanno presentato ricorso al Tar lamentando la mancata applicazione degli sgravi alle cartelle Tari del 2020.

La scorsa estate il Comune di Ravello, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, aveva approvato delle riduzioni sulla TARI che includevano il settore extralberghiero (bed and breakfast, case vacanza, ville). Gli albergatori, invece, hanno ricevuto delle cartelle con tariffe uguali a quelle del 2019, quando si era avuto ovviamente un afflusso turistico nettamente maggiore

Va precisato, per completezza, che l’11 novembre 2020 la Confidustria Salerno inviava una formale richiesta al Comune di Ravello affinché attivasse azioni di sostegno a favore degli albergatori consentendo in tal modo la continuità delle aziende minacciate dall’inasprimento delle misure contenitive Covid-19.

Non essendoci alcuna riscontro gli avvocati di alcuni alberghi inviavano, in data 25 gennaio 2021, una diffida sollecitando l’amministrazione comunale a voler procedere, in autotutela, alla revisione delle deliberazioni approvate allo scopo di procedere alla puntuale applicazione della norma agevolativa ed il successivo 9 febbraio la Confindustria Salerno ed i legali delle strutture alberghiere inviano nuova diffida all’amministrazione comunale chiedendo la riduzione delle tariffe TARI per le utenze non domestiche.

In assenza di risposta da parte del Comune gli albergatori di Ravello si sono rivolti al Tribunale Amministrativo della Campania affinché dichiari illegittimo il silenzio del Comune di Ravello sull’istanza di autotutela.

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