La tragedia di Palinuro, morta bimba di 5 anni. Il padre “La ho vista precipitare, poi l’inferno”

La tragedia di Palinuro, morta bimba di 5 anni. Il padre “La ho vista precipitare, poi l’inferno”  I resoconti del giorno dopo la tragedia che ha sconvolto il Cilento e la Campania sono angoscianti , da una parte si tratta quasi sicuramente di una tragica fatalità, dall’altra, e il discorso riguarda tutta l’area di cui ci occupiamo dal Cilento alla Costa d’ Amalfi e Sorrento, occorre tenere sempre più presente che son tanti i turisti che amano i sentieri , non solo il Sentiero degli Dei, da Agerola a Positano in Costiera amalfitana, ma anche altri in Campania a cui bisogna pensare per valorizzarli ma anche mettere in sicurezza gli escursionisti con apposita e mirata segnaletica..
La bambina è  morta per annegamento dopo un volo di 30 metri. È precipitata in mare nei pressi di Punta della Quaglia subito dopo la Grotta Azzurra di Palinuro a Centola meravigliosa località del Cilento  Margarita, bimba tedesca 5 anni ha perso la vita mentre faceva trekking insieme ai genitori, le tre sorelline e il fratellino. «L’ho vista scivolare e poi cadere nel vuoto come una pietra, davanti a me si è aperto l’inferno». Il papà disperato l’ha più volte ripetuto ieri pomeriggio ai soccorsi, scrive Carmela Santi sul Mattino di Salerno . Ha assistito impotente alla tragedia. Lui aveva in braccio il figlio più piccolo, il maschietto di un anno. La tragedia è accaduta in pochi secondi. I genitori non hanno potuto fare niente per evitare il peggio. Subito hanno raggiunto il porto, hanno chiesto aiuto al titolare di una società di noleggio di imbarcazioni. Volevano andare a recuperare la figlia. Immediatamente il barcaiolo li ha accompagnati alla Capitanerai di Porto.
I SOCCORSI
Una motovedetta della Guardia Costiera è partita per recuperare Margarita ma quando gli uomini del comandante Francesca Federica Del Re sono arrivati sul posto per la piccola non c’era più nulla da fare. Il corpicino senza vita è stato trasportata al porto. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Sapri guidati dal Capitano Matteo Calcagnile e i sanitari del Saut con una ambulanza della Misericordia. I sanitari hanno dovuto assistere anche i familiari sotto choc per l’accaduto. La tragedia si è consumata alle spalle dl Porto su per il sentiero del Fortino. La famiglia tedesca dopo il primo tratto turistico, facilmente percorribile, si è avventurata nel tratto più escusionistico. Arrivati all’antica Torre la bimba si è sporta troppo, precipitando a mare. L’esame esterno eseguito dal medico legale Adamo Maiese ha riscontrato ferite provocate dalla caduta giù dal precipizio, ma non sarebbero state letali. Margarita è morta annegata. La salma é stata trasferita presso la sala mortuaria dell’ospedale San Luca ed è stata liberata già nella serata di ieri. Non sarà eseguita l’autopsia. Resta al San Luca in attesa che i genitori possano organizzare il rientro in Germania.
LE INDAGINI
Entrambi sotto choc i genitori sono stati ascoltati dal sostituto procuratore Rizzi. La Procura di Vallo ha aperto un fascicolo di indagine. I due genitori rischiano l’iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo. La famiglia tedesca da circa un mese alloggia in una struttura turistica di Salerno da dove si spostavano in treno o in taxi per seguire la loro grande passione per l’escursionismo. Nei giorni scorsi erano stati anche ad Ascea. Venerdì avevano già raggiunto Palinuro, dopo una gita barca avevano fatto rientro a Salerno per poi ritornare ieri mattina. Questa volta avevano deciso di effettuare il sentiero del Fortino. «Non abbiamo fatto in tempo a conoscerci – le parole di Luigi Merola guida escursionista di Palinuro – con il papà di Margarita ci siamo scambiate email e lunghi messaggi. Erano settimane che stava preparando le sue escursioni nel Cilento. Quando mi hanno informato della tragedia non riuscivo a crederci». In serata la procura ha sequestrato il sentiero. Il padee voleva sporgere denuncia per mancanza di sicurezza del sentiero ma, al momento, gli è stato consigliato di non farlo perchè lui e la moglie potrebbero finire sul registro degli indagati per non aver prestato attenzione alla piccola.
LE REAZIONI
«Esprimo vicinanza alla famiglia. Sono molto rammaricato per l’accaduto. È una tragedia che sconvolge l’intera comunità» le parole del sindaco Carmelo Stanziola. Il papà laureato in lingue parla discretamente l’italiano. Ha ringraziato tutti per la vicinanza e il calore dimostrato nei confronti della sua famiglia in un momento di grande dolore. La moglie distrutta per la morte della piccola Margarita e per il solo pensiero di doverlo comunicare alle sorelline. Proprio ieri a Palinuro era stato presentato un progetto di valorizzazione e recupero dei sentieri da parte della Comunità Montana Bussento Lambro e Mingardo. Con una corretta segnaletica la tragedia si sarebbe potuta evitare? O è stata una tragica fatalità?«Margarita, Margarita». L’urlo della madre è rimbombato nel silenzio del boschetto attraversato da quel sentiero. Disperata, la donna ha invano tentato di chiamare la sua bimba di 5 anni. Ma più lei urlava, più calava il silenzio. Anche il marito, arrivato poco dopo perché rimasto giù a Palinuro a prendere dei panini, ha tentato il tutto per tutto per trovare la figlioletta correndo avanti e indietro per quel sentiero, quello del Fortino, a ridosso del porto di Palinuro, la più grande delle frazioni del comune cilentano di Centola. Poi l’ha vista cadere. Assieme agli altri quattro figli, la coppia di turisti tedeschi, è tornata indietro, sul porto, e si è rivolta all’infopoint chiedendo soccorso e poi al titolare di uno stabilimento dove erano stati tutti insieme il giorno prima per una giornata di mare ed una escursione in barca. È quasi ora di pranzo quando scatta l’allarme per la piccola Margarita. Uno degli addetti del lido, a bordo di un gommone, tenta di raggiungere via mare il posto indicato dai genitori: quello dove era sparita la piccina. Quasi avesse avuto un terribile presagio. Ma incrocia una motovedetta dalla Capitaneria di porto di Palinuro, agli ordini del comandante Francesca Del Re, già allertata sull’emergenza e sulla necessità di procedere alle ricerche via mare della bimba tedesca. Insieme, gommone e motovedetta, prendono il largo e, proprio nel punto indicato dal padre, trovano il corpicino della piccina privo di vita.
I SOCCORSI
I militari della Guardia costiera recuperano quel piccolo corpo senza vita e, per una maggiore semplicità di trasporto, lo ripongono sul gommone. Una volta giunti al porto, per i suoi genitori il tempo di ferma. Per sempre. Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri. La piccola viene poi portata in ospedale a Vallo della Lucania per sottoporla ad un esame esterno. Il medico legale trova quel povero corpicino martoriato, pieno di lividi. Probabilmente, durante la caduta da un dirupo di oltre una trentina di metri, la piccola Margarita ha sbattuto più volte contro qualche sporgenza della montagna. Poi la caduta in acqua. E il ritrovamento quando, ormai, era troppo tardi: la bambina, secondo il medico legale, potrebbe essere deceduta per annegamento ma, forse, quando è caduta in acqua era priva di sensi.
LE INDAGINI
Gli uomini del comandante Del Re non hanno dubbi sulla dinamica: la piccola si è allontanata dalla sua famiglia, correndo avanti e indietro per quel sentiero. Sarebbe arrivata sul promontorio che sporge sulla costa, quasi sopra la grotta Azzurra, e li probabilmente è scivolata. Il magistrato di turno sta ora valutando eventuali responsabilità sia da parte della famiglia e sia relative al modo in cui è tenuto quel sentiero. Dubbi che verranno sciolti soltanto nei prossimi giorni dopo una serie di perizie tecniche e di sopralluoghi. L’intera zona è stata sequestrata nel tardo pomeriggio di ieri. Il padre avrebbe voluto sporgere denuncia per mancata sicurezza, ma anche lui e la moglie potrebbero essere indagati. Per questo, al momento, gli hanno consigliato di non farlo.
LA STORIA
Quella in Italia era la prima vacanza della piccola Margarita e della sua famiglia fuori dai confini della Germania dopo la pandemia. Avevano deciso di fare un giro e di visitare le bellezze della Campania alloggiando nel capoluogo, a Salerno, e spostandosi ogni giorno alla scoperta di nuovi posti. Venerdì erano stati a Palinuro, al mare. In uno stabilimento nella zona del porto. Essendo turisti avevano accettato ben volentieri di poter vedere l’intera costa via mare e così avevano fatto una escursione in barca. Le bellezze del Cilento li avevano affascinati al punto da tornarci anche il giorno successivo, ovvero ieri, sabato. Margarita ed i suoi fratelli (rispettivamente di sette, sei, due anni e poco più di dodici mesi) erano contentissimi di vedere il mare e, al tempo stesso, di vivere liberi nella natura. E come tutti i bambini, erano presi da mille emozioni. Margarita un po’ più degli altri: si era distratta mentre la mamma e i fratellini percorrevano il sentiero. Si era persa e, forse, si sarà anche spaventata. Poi l’incidente.

 

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