Dopo la morte di Dupasquier, la Moto GP doveva sospendere oggi? L’opinione dei piloti

La tragedia che ha coinvolto la Moto 3 con la morte di Dupasquier ha colpito anche i piloti della Moto GP, che quest’oggi hanno gareggiato al Mugello e che hanno espresso un pensiero sull’accaduto al termine della gara: “Non è mai semplice correre dopo certe notizie – afferma Valentino Rossi –. Sapevamo che le sue condizioni erano disperate, in questi casi ti chiedi se abbia senso fare la gara ma poi capisci che una decisione simile non cambierebbe la situazione. È stato fatto tanto per la sicurezza negli anni ma non basta. Alcuni rischi non sono semplici da azzerare perché gareggiamo tutti insieme, spesso in scia l’uno con l’altro”. Arrabbiato invece il pilota della Ducati Pecco Bagnaia perché avrebbe voluto che la gara non si fosse disputata per rispetto a chi ha perso la vita: “La gara non mi interessa, non conta niente. Quando ho saputo di Jason ho smesso di pensare a tutto. Impossibile concentrarsi, impossibile pensare ad altro che quella situazione, quella morte assurda. Ho chiesto anche di non correre. Anzi ho detto che non avrei corso, poi so che è il nostro lavoro e l’ho fatto, ma penso che se fosse successo a un pilota di MotoGP non avremmo corso. Ma nella testa ho avuto tutto il tempo solo quel ragazzo di 19 anni e la sua famiglia”. Poi Bagnaia aggiunge: “Forse hanno tutte le opinioni un peso, cioè io penso che per rispetto non avremmo dovuto correre ma altri dicevano che invece per rispetto lui avrebbe voluto che corressimo. Io continuo a pensare che la gara non andava fatta, forse perché sono uno fin troppo sensibile. Però per me è stato sbagliato e irrispettoso correre. Quando c’è stato il minuto di silenzio avevo quasi cancellato il pensiero di quella morte, poi in quegli istanti ci sono di nuovo finito dentro, è stato impossibile concentrarmi sulla moto. Se devono decidere i piloti? Per me sarebbe meglio, ma onestamente penso che sarei stato l’unico a pensare di non correre oggi. E questa cosa mi fa altrettanto male. La decisione di correre è stata presa con troppa leggerezza”. Della stessa idea Petrucci: “E’ stata una gara davvero difficile quella di oggi, ma non dal punto di vista sportivo, bensì umano”. Aleix Espargaro si sente in colpa: “È difficile per tutto il mondo del motociclismo. Questo è uno sport che amiamo tanto, queste cose capitano, lo sappiamo, ma mi sento anche male con me stesso per essere stato capace di correre. Allo stesso tempo fa parte della nostra vita, lo so”. Questo invece il parere del campione del mondo in carica Mir: “Questo podio è per Jason, oggi correre è stata dura, è per lui e per la sua famiglia. Siamo qui per prendere rischi”. Della morte di Dupasquier ha parlato anche Marc Marquez: “È stato un giorno triste per il campionato del mondo, un giorno disastroso per il motociclismo. È stato difficile per tutti i piloti scendere in pista dopo il minuto di silenzio in onore del giovane pilota scomparso questa mattina. Fa parte del rischio che corriamo in pista. Molte volte vogliamo dimenticarlo, non vogliamo vederlo, ma quando succedono cose del genere, per fortuna sempre meno, ci si rende conto di cosa si rischia ogni volta che si corre. Sono colpi duri che ti fanno pensare a molte cose. Non possiamo fare altro che mandare un grande abbraccio alla famiglia, agli amici e alla squadra Dupasquier”.

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